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    Meloni attacca: “Centrodestra a pezzi. Da oggi al lavoro per rifondare la coalizione”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 30 Gen. 2022 alle 17:33 Aggiornato il 30 Gen. 2022 alle 17:34

    La lunga e complessa partita del Quirinale ha lasciato scorie tra i partiti e le coalizioni, visto che il fallimento di leadership ha costretto la politica a chiedere al presidente Mattarella di restare al Colle per un nuovo mandato. Nel centrodestra è tempo per la resa dei conti. “Il centrodestra ne esce a pezzi, è polverizzato”, dice senza giri di parole Giorgia Meloni. “Per quanto mi riguarda a livello parlamentare non esiste più. Basta con questo Parlamento. FdI chiede che gli italiani ne possano scegliere un altro perché quello che emerge” dalla conferma di Mattarella al Quirinale “è che con questo Parlamento non puoi decidere niente di buono: non è più rappresentativo”, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia in una diretta Facebook.

    “Avevamo l’occasione vera di eleggere per la prima volta un presidente della Repubblica che rappresentasse la maggioranza degli italiani che votano centrodestra e che non hanno potuto mai esprime un presidente della loro area politica e culturale – aggiunge Meloni – Chi vota centrodestra in Italia non è un cittadino di serie B, un impresentabile, una persona inadeguata come racconta il centrosinistra”.

    “A noi mancavano 55 voti ma si potevano trovare: avevo chiesto al centrodestra di presentare un nostro candidato alla terza chiama per dimostrare di avere i nostri voti, ma ci hanno detto che non era possibile, non c’erano le condizioni – continua Meloni su Facebook – Chi ha votato Draghi e prima Monti presidenti del Consiglio mi viene a dire che ci vuole un politico? Chi voleva un politico al Quirinale, perché ha sostenuto il nuovo governo invece di chiedere come noi le elezioni? Se avessimo votato, oggi avremmo un politico di centrodestra al Quirinale. Nessuno mi faccia la morale”. Anche perché, “all’ultimo vertice del centrodestra eravamo tutti contrari alla rielezione di Mattarella. Tanto che ho fatto una battuta: ‘non possiamo votare no a Mattarella’, poi non so che è successo, e ancora non lo so”. Il Parlamento ha deciso di “barattare sette anni di presidenza della Repubblica con sette mesi di legislatura, per portare a casa lo stipendio: a me questo sembra inaccettabile”, attacca Meloni.

    In questa vicenda, ancora una volta, “c’è un solo partito che entra ed esce con la stessa posizione, e si chiama Fratelli d’Italia”. Il centrodestra invece è da rifondare, ripete la leader di Fdi. “È quello a cui lavoro io da oggi. Nulla è perduto”, commenta. Intanto secondo quanto fa sapere la Lega, Salvini convocherà a breve il consiglio federale del partito. All’ordine del giorno, anche una profonda riflessione sul futuro della coalizione “con chi è sinceramente interessato, per costruire un progetto di medio-lungo termine”.

    Leggi anche: Quirinale, le pagelle secondo Telese: i voti ai protagonisti della corsa al Colle

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