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    Maturità, il governo conferma la seconda prova scritta, ma varrà meno sul punteggio finale: tutte le novità

    Credits: Marta Vigneri
    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 14 Mar. 2022 alle 16:11 Aggiornato il 14 Mar. 2022 alle 16:26

    Dopo le proteste degli studenti contro il ripristino della formula standard dell’esame di maturità che hanno animato le piazze di tutta Italia negli scorsi mesi, il Ministro dell’Istruzione ha pubblicato le ordinanze per l’Esame di Stato del 2022. Anche se formalmente la Maturità di quest’anno somiglia molto all’esame pre Covid, con due prove scritte e una orale, presenterà alcune eccezioni soprattutto per quanto riguarda la seconda prova, la più contestata dai collettivi studenteschi per via del fatto che – negli ultimi due anni di didattica a distanza – molti maturandi non hanno avuto modo di esercitarsi negli esami scritti. Per questo le associazioni di studenti avevano chiesto al Ministro Bianchi di abolirla. 

    La prova scritta invece ci sarà ma – si legge nell’ordinanza – non sarà nazionale: verrà preparata dalle singole scuole, “in modo da tenere conto di quanto effettivamente svolto, anche in considerazione dell’emergenza sanitaria“. Entro il prossimo 22 giugno i docenti che insegnano la disciplina oggetto del secondo scritto, e che fanno parte delle commissioni d’Esame di ciascuna scuola, dovranno elaborare tre proposte di tracce sulla base delle informazioni contenute nei documenti predisposti dai Consigli di classe. Tra queste proposte sarà sorteggiata, il giorno della prova, la traccia che sarà svolta da tutte le classi coinvolte.

    La seconda prova verterà su un’unica materia anziché due: latino al classico, matematica allo scientifico, inglese al linguistico. La principale novità riguarderà però il punteggio: il secondo scritto varrà meno di quanto previsto prima del Covid, e cioè “al massimo 10 punti”. La prima prova (il tema) si svolgerà invece nelle stesse modalità in cui si svolgeva in precedenza, con la scelta tra sette tracce. Peserà al massimo 15 punti sul voto finale. Seguirà l’esame orale che varrà fino a un massimo di 25 punti. I crediti accumulati nel corso dell’ultimo triennio varranno come sempre il 50 per cento del voto finale, calcolato in centesimi, e cioè 50 punti. Nel punteggio finale non varranno calcolati poi i cosiddetti Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, la contestata alternanza scuola-lavoro, che sarà oggetto della parte finale del colloquio anche se il candidato non dovesse aver portato a termine il monte ore minimo (90 nel triennio per i licei, 150 nei tecnici, 210 nei professionali).

    “Abbiamo lavorato ai testi tenendo fermo un punto: siamo nelle condizioni di tornare progressivamente alla normalità – ha spiegato il Ministro Patrizio Bianchi -. Non siamo ancora fuori dalla pandemia, dobbiamo ricordarcelo, ma quest’anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito la continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno, ha aggiunto, assicurando di “aver tenuto conto degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi”. “Studentesse e studenti non devono avere paura di non farcela. Continueremo a sostenere le scuole, le ragazze e i ragazzi, accompagnandoli verso questo traguardo con tutti gli strumenti a nostra disposizione”, ha concluso.

     

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