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    Mattarella al nuovo Csm: “L’indipendenza della magistratura è un pilastro della nostra democrazia”

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 24 Gen. 2023 alle 13:00

    “I compiti che la Costituzione e la legge affidano al Csm sono volti ad assicurare l’indipendenza della magistratura, pilastro della nostra democrazia e garantita dalla Costituzione”: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene al Quirinale per la cerimonia di commiato dei componenti del Consiglio Superiore della Magistratura e di presentazione dei nuovi membri dell’organo di autogoverno della giustizia, alla vigilia dell’insediamento del nuovo Csm.

    “Sono certo che il nuovo Consiglio saprà svolgere le sue funzioni nel quadro di corretti rapporti istituzionali, nell’interesse preminente della Repubblica”, ha aggiunto il capo dello Stato. Mattarella non ha risparmiato un passaggio sul recente scandalo che ha colpito Palazzo dei Marescialli, con le nomine pilotate emerse dalle intercettazioni dell’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati Luca Palamara.

    “Questa è stata una consiliatura complessa – ha ammesso il presidente della Repubblica – segnata da gravi episodi che l’hanno colpita. Ciò nonostante, grazie al contributo dei suoi componenti, il Consiglio superiore ha cercato di superare le profonde tensioni prodotte da quelle vicende, per assicurare il corretto funzionamento degli uffici giudiziari”.

    La ricetta del capo dello Stato è presto detta: “Attraverso l’esercizio trasparente ed efficiente del governo autonomo, il Consiglio superiore deve garantire, nel modo migliore, l’autonomia e l’indipendenza della giurisdizione, e deve assicurare agli uffici giudiziari il miglior livello di professionalità dei magistrati, che svolgono con impegno e dedizione la loro attività anche in condizioni ambientali complesse e talvolta insidiose”.

    In ultimo un passaggio sull’altra sfida affrontata dalla consiliatura uscente: “Particolarmente proficua si è rivelata l’azione del Consiglio durante l’emergenza pandemica, nel corso della quale ha sostenuto i dirigenti nella definizione di soluzioni organizzative in grado di garantire lo svolgimento dell’attività giudiziaria”.

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