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    Di Maio: “Non dobbiamo avere pregiudizi su Draghi, ha un profilo prestigioso”

    Luigi Di Maio. Credit: Facebook
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 6 Feb. 2021 alle 10:31

    “Non possiamo nasconderci dietro ai pregiudizi o rinchiuderci nell’ipocrisia. Il M5S ha intrapreso un percorso di maturità, sta acquisendo a mio avviso una nuova credibilità e non deve avere paura dei cambiamenti. Draghi ha indubbiamente un profilo prestigioso, tra l’altro ha una prospettiva economica diversa da quella di Monti. Abbiamo detto che lo ascolteremo, è giusto farlo. E lo faremo partendo dai temi”. Lo ha detto Luigi Di Maio, ex capo politico del M5S, in una intervista rilasciata oggi al quotidiano La Stampa.

    “Ascoltare per difendere ciò in cui si crede non significa vendersi o compromettersi, significa usare la testa e riflettere. E comunque saranno i parlamentari a decidere”, sottolinea Di Maio tentando di placare le divisioni interne ai Cinque Stelle sull’appoggio al Governo Draghi.

    Tra i più strenui oppositori della linea governista tra i pentastellati c’è l’ex deputato Alessandro Di Battista. “Alessandro non va convinto di nulla, esprime le sue idee liberamente e fa bene a farlo. Nelle prossime ore vediamo che direzione prenderà il tutto”, osserva il ministro degli Esteri uscente.

    Rousseau? “Si è votato sia per il Conte I che per il Conte II, se sarà richiesto anche questa volta, gli iscritti si esprimeranno in tempi rapidi”.

    “Ho chiesto maturità e responsabilità istituzionale perché lo dobbiamo al Capo dello Stato ma soprattutto al Paese”, dice Di Maio. “Abbiamo ribadito più volte la necessità di un governo politico. Riteniamo si debba preservare la maggioranza che finora ha lavorato compatto e mi riferisco a M5S-Pd e Leu”.

    Conte alla guida della federazione giallorossa? “Me lo auguro”, risponde l’ex leader M5S.

    “Il nostro sostegno a Conte è stato e continua ad essere forte. Sono stato io a indicarlo due volte presidente del Consiglio, tutto il M5S gli è vicino. È improprio mettere a confronto le due personalità, è un esercizio per dividere mentre qui bisogna lavorare per unire, è quello che ha detto anche Conte”.d

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