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    Il nuovo M5S di Conte: segreteria coi nominati. Doppio mandato: deroga ai “meritevoli”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 14 Giu. 2021 alle 09:19 Aggiornato il 14 Giu. 2021 alle 09:47

    Il nuovo M5s di Conte: segreteria coi nominati. Doppio mandato: deroga ai “meritevoli”

    Dopo il divorzio di Davide Casaleggio dai pentastellati, la nuova struttura del M5S è pronta ad essere lanciata dal suo leader in pectore, Giuseppe Conte: l’ex premier pensa a una linea in parziale continuità con il passato, ma orientata al “2050”, la cifra che figurerà in basso al nuovo logo al posto della scritta “ilblogdellestelle”. Sono pronti lo Statuto e la Carta dei Valori, ma resta ancora il nodo del doppio mandato.

    Il modo in cui Conte è intenzionato ad affrontare la questione nella lotta tra rigoristi e coloro che invece vedono la regola come una zavorra è rappresentativo del nuovo corso che l’ex avvocato del popolo vuole imprimere al partito: all’insegna della moderazione e del compromesso, in linea con lo stile che ha mantenuto anche durante i due mandati da premier.

    Sul limite dei due mandati l’ex premier ha anticipato che farà una sua proposta: questa dovrebbe prevedere deroghe per “salvare” alcuni  meritevoli  – circa una ventina, riporta Repubblica – ma anche che la base voti sulla piattaforma messa a punto dalla nuova squadra per decidere in via definitiva se superare o meno il vecchio dogma. Una soluzione per non scontentare Beppe Grillo, contrario alla rimozione del limite, ma neanche chi dice che è arrivato il momento di andare oltre.

    Per la fase di “maturità” del movimento Conte ha poi deciso di dotarsi di una segreteria. La squadra che lo affiancherà dovrebbe essere composta di cinque o sei membri: tre nominati dallo stesso leader (si parla già di Lucia Azzolina e Chiara Appendino) e il resto votati direttamente sul web dagli attivisti del M5S.

    Un “mix equilibrato” che dovrebbe riguardare anche il Consiglio nazionale, che sarà in parte composto dai portavoce nelle istituzioni e in parte, anche in questo caso, da persone elette dagli iscritti. Per riflettere la forma di un partito che, pur stando al governo, è ancora capace di dare battaglia.

    Sulle alleanze, il leader in pectore nelle varie interviste rilasciate finora ha fatto sapere che il M5S vuole parlare anche all’elettorato moderato. Significa cioè che non starà sempre con il centrosinistra. E da Napoli – unica città in cui Pd e M5S correranno insieme alle elezioni amministrative in programma ad ottobre – dopo aver lanciato la candidatura di Gaetano Manfredi Conte darà il via al suo tour estivo.

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