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    La lettera di Giachetti a Renzi: “Rinuncio a un posto sicuro in parlamento per essere scelto dai cittadini”

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 26 Gen. 2018 alle 19:58 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:32

    Il questi giorni fervono le trattative tra i partiti per la compilazione delle liste in vista delle prossime elezioni politiche, previste per il 4 marzo 2018.

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    Per il Partito Democratico, dato in grossa difficoltà dai sondaggi, l’operazione risulta particolarmente complessa. La minoranza del partito, capeggiata dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, reclama un numero congruo di nomine.

    C’è poi da accontentare la componente che fa capo al presidente della regione Puglia Michele Emiliano, senza dimenticare le altre liste che saranno alleate dei dem, da + Europa di Emma Bonino a Civica Popolare di Beatrice Lorenzin.

    L’attuale legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, prevede un’ampia quota di seggi riservata a chi si aggiudica le sfide nei collegi uninominali, e una quota più ridotta distribuita proporzionalmente tra i partiti sulla base della percentuale di voti ottenuta da ciascuno alle elezioni.

    Di conseguenza, essere inseriti nel listino proporzionale equivale, per i politici dei vari schieramenti, ad avere un “paracadute” che garantisce (o rende comunque probabile) l’elezione. Chi è fuori da questa lista, deve giocarsela con i candidati degli altri partiti in una sfida secca al collegio uninominale, rischiando di non sedere in parlamento nella prossima legislatura.

    Roberto Giachetti, deputato del Partito Democratico, vicepresidente della Camera e candidato (poi sconfitto) a sindaco di Roma contro Virginia Raggi nel 2016, ha voluto provare a dare l’esempio, annunciando su Facebook di voler rinunciare al suo posto nel listino proporzionale, che pure gli era stato offerto dal suo stesso partito.

    Lo ha fatto con una lettera indirizzata al segretario del partito ed ex presidente del Consiglio Matteo Renzi

    In questo modo, Giachetti si candiderà solo al collegio uninominale Roma 10. Se un altro candidato di un diverso schieramento dovesse prendere più voti di lui in quel collegio, Giachetti non farà parte del prossimo parlamento.

    Nei collegi di Roma, tra l’altro, la sfida per i candidati del Pd si preannuncia particolarmente complessa.

    Vi mostriamo il post su Facebook con cui Giachetti, rivolgendosi a Renzi ma includendo come destinatario simbolico della sua missiva tutta la comunità del Partito Democratico, ha motivato la sua scelta:

     

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