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    “La Sicilia non si Lega”. Invasione di lenzuola a Palermo contro la visita di Salvini

    Credit: Facebook/6000 Sardine - Palermo

    Il leader leghista sarà in visita al mercato di Ballarò, poi al teatro Massimo per un evento pubblico. Contro di lui il flash mob delle Sardine

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 3 Feb. 2020 alle 11:25 Aggiornato il 3 Feb. 2020 alle 11:25

    “La Sicilia non si Lega”, striscioni contro Salvini in occasione della sua visita a Palermo

    Molti striscioni contro Matteo Salvini sono comparsi in giro per le strade di Palermo in occasione della visita del segretario della Lega nel capoluogo siciliano. “La Sicilia non si Lega” si legge sulle lenzuola appese ai balconi, che in alcuni casi rimandano al principio di uguaglianza stabilito nell’articolo 3 della Costituzione.

    Salvini sarà oggi pomeriggio a Palermo per una visita al famoso mercato Ballarò, poi si recherà al Commissariato di Polizia Palermo Oreto, in via Roma 194, e infine terrà un incontro pubblico al Teatro Massimo. Domani è prevista invece la conferenza stampa con il gruppo regionale della Lega.

    In contemporanea all’evento di oggi al Massimo, le Sardine di Palermo si riuniranno davanti al teatro per quello che definiscono un “silent flash mob”, intitolato “Citofona a Salvini per regalargli una copia della Costituzione”. Un evento che, ribadiscono su Facebook gli organizzatori, “deve essere assolutamente pacifico”.

    “Apprendiamo dalla stampa che il segretario della Lega Nord prima dell’incontro al teatro Al Massimo compirà una passeggiata a Ballarò”, scrivono sulla loro pagina Facebook le Sardine di Palermo. “Ci domandiamo se abbia reale contezza della realtà nella quale andrà a svolgere la consueta campagna elettorale permanente. Al netto dei diversi problemi che l’affliggono, Ballarò è un quartiere dove operano diverse realtà sociali che hanno fatto dell’integrazione un valore imprescindibile, un quartiere figlio della tradizione sicula e ricco di culture diverse che la animano e la caratterizzano”.

    In contemporanea alla “passeggiata” di Salvini a Ballarò è stata organizzata un’altra manifestazione di protesta da parte del gruppo Sos Ballarò, che racchiude cinquanta associazioni che operano nella zona.

    “Riteniamo l’iniziativa di Salvini una vera e propria provocazione”, ha detto Claudio Arestivo, dell’impresa sociale Moltivolti. “Ballarò rappresenta il fallimento degli slogan dell’ex ministro: qui lavoriamo ogni giorno a un’integrazione autentica, qui convivono la vecchia e la nuova Palermo, gli immigrati e gli autoctoni. Delle semplificazioni di Salvini, solo legate a dinamiche elettorali, proprio non abbiamo bisogno”.

    “Qualche “democratico” pensa di poter decidere chi può parlare a Palermo e chi no”, ha scritto ieri Salvini sulla sua pagina Facebook, condividendo la notizia delle contestazioni. “Ci vediamo domani, con donne e uomini che sognano, lavorano e lottano per una Palermo, una Sicilia ed un’Italia migliori”. Stamattina il leader della Lega ha postato inoltre una foto che lo ritrae con indosso la coppola siciliana, mentre beve un caffé, dove si legge la scritta: “Se voi ci siete io non mollo”.

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