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    Lega Salvini premier: l’accordo politico con il partito di Putin Russia Unita non ha più valore

    Credit: AGF
    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 2 Apr. 2024 alle 15:33 Aggiornato il 2 Apr. 2024 alle 15:34

    L’accordo politico raggiunto nel 2017 dalla Lega per Salvini premier e il partito di Vladimir Putin “Russia Unita” non ha più valore. L’annuncio è contenuto in una nota diramata oggi dal Carroccio.

    “La guerra ha totalmente cambiato i giudizi e i rapporti politici con la Russia, che prima dell’invasione era un importante interlocutore di tutti i governi italiani”, si legge nel comunicato. “Come già ribadito, i propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina”, prosegue la nota.

    D’altra parte, sottolinea il partito di Salvini, “anche negli anni precedenti non c’erano state iniziative comuni”. “La linea della Lega è confermata dai voti in Parlamento: dispiace che l’Aula debba perdere tempo per polemiche inutili e strumentali innescate dall’opposizione”.

    A fine marzo il capogruppo di Azione alla Camera dei Deputati Matteo Richetti aveva presentato una mozione di sfiducia contro il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per i suoi rapporti con Vladimir Putin. ““Il vicepresidente del Consiglio ha siglato, in quanto leader della Lega, un accordo con il suo corrispettivo leader del partito di Putin in Russia. Se un accordo è carta straccia si può far sì che ne cessi la validità, ma se non è carta straccia ed è in vigore, l’accordo impegna le parti”, aveva detto Richetti in aula. “Nella fattispecie, una delle parti è il mio vicepresidente del Consiglio dei ministri, perché è anche mio, non solo della Lega, ma della Repubblica italiana. Se non si straccerà l’accordo, allora è ora che Salvini si dimetta”.

    Cosa prevede l’intesa
    L’accordo tra Lega e Russia Unita fu firmato nel marzo del 2017 in occasione di una visita di Salvini a Mosca per un colloquio bilaterale con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.

    L’intesa ha validità quinquennale e prevede un tacito rinnovo, arrivato puntualmente nel marzo di due anni fa. A meno che una delle parti, si legge nell’accordo rivelato da Repubblica, “non notifichi all’altra entro e non oltre sei mesi prima della scadenza dell’accordo la sua intenzione alla cessazione dello stesso”.

    Il documento firmato da Lega e Russia Unita prevede un “partenariato paritario e confidenziale fra la Federazione russa e la Repubblica italiana”. All’articolo 1 prevede inoltre che “le Parti si consulteranno e si scambieranno informazioni su temi di attualità della situazione nella Federazione Russa e nella Repubblica Italiana, sulle relazioni bilaterali e internazionali, sullo scambio di esperienze nella sfera della struttura del partito, del lavoro organizzato, delle politiche per i giovani, dello sviluppo economico, così come in altri campi di interesse reciproco”.

    Non solo. “Le Parti si scambieranno regolarmente delegazioni di partito a vari livelli”, promuoveranno “attivamente le relazioni tra i partiti e i contatti a livello regionale” nonché “la creazione di relazioni tra i deputati della Duma di Stato dell’Assemblea Federale della Federazione Russa e l’organo legislativo della Repubblica Italiana”.

    L’accordo tra Lega e Russia Unita prevede anche “lo scambio di esperienze in attività legislative” e la promozione della “cooperazione nei settori dell’economia, del commercio e degli investimenti tra i due Paesi”. Secondo il Carroccio però, l’intesa è rimasta sempre “virtuale”.

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