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    “La Lega ha investito 300mila euro in bond di Arcelor Mittal”

    Matteo Salvini e il logo di Arcelor Mittal

    Il partito di Salvini nel mirino del Movimento 5 Stelle per i buoni rapporti con la multinazionale che vuole abbandonare l'ex Ilva di Taranto

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 8 Nov. 2019 alle 11:26 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 19:24

    La Lega e Arcelor Mittal: 300mila euro di bond e buoni rapporti

    Spunta un singolare legame tra il partito più votato d’Italia, la Lega di Matteo Salvini, e l’azienda Arcelor Mittal, che pochi giorni fa ha annunciato l’addio all’acquisizione dello stabilimento ex Ilva di Taranto. Il Carroccio avrebbe comprato bond del colosso industriale dell’acciaio per 300mila euro e conservato buoni rapporti con i vertici della multazionale.

    La notizia delle obbligazioni è stata pubblicata nei mesi scorsi sull’Espresso dai giornalisti d’inchiesta Giovanni Tizian e Stefano Vergine, gli autori de Il Libro Nero della Lega e i primi a parlare della trattativa a Mosca per far arrivare fondi russi al partito italiano. Ieri è stata rilanciata dal viceministro M5S allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, seguito poi a ruota da altri parlamentari pentastellati.

    “In Italia – ha scritto su Facebook – i contratti si rispettano, a maggior ragione una multinazionale come Arcelor Mittal che non è stata in grado di seguire il piano industriale con il quale ha vinto la gara gestita dal fenomeno di Renzi e sulla quale abbiamo anche migliorato le condizioni! La Lega che ha finanziato anche Arcelor Mittal con un bond da 300mila euro mi auguro pensi a difendere gli italiani e non le multinazionali!”.

    Stando a quanto emerso finora, il Carroccio, sotto la guida di Salvini, ha investito in titoli negli anni scorsi 1,2 milioni di euro. E tra figurerebbero anche i 300mila euro di obbligazioni della multinazionale franco-indiana che ha acquistato lo storico stabilimento Ilva.

    Sul web e in particolare sui social newtork viene condivisa in queste ore l’immagine di un documento, uno scambio mail, che ha come mittente un indirizzo di posta elettronica di Banca Unicredit e come destinatario uno della Lega, con informazioni sugli investimenti effettuati dal partito. Le informazioni fornite riguardano il 2014 e riguardano anche obbligazione estere, con il bond da 300mila euro in favore di Ancelor Mittal.

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    Matteo Salvini ha preferito non fornire alcuna risposta sulla vicenda. “Io non mi occupo di Borsa ma di politica”, ha detto il senatore provando ad allontanare i sospetti. Ma non ha risposto nemmeno il tesoriere Giulio Centemero.

    Gli interrogativi restano. E fanno riemergere le posizioni che la Lega ha assunto per 14 mesi sull’ex Ilva quando era al governo con il Movimento 5 Stelle.

    Come ricostruisce Repubblica, ci sarebbe una relazione ben più strutturata tra il partito e Arcelor Mittal che al ministero dello Sviluppo economico conoscono bene. Durante il governo Conte 1 parlamentari ed esponenti del governo leghisti si interessavano alla questione Taranto e caldeggiavano le posizioni della multinazionale. L’azienda si era aggiudicata l’asta con il governo Gentiloni, ma era comunque spiazzata dal nuovo esecutivo, e in particolare da Luigi di Maio, ministro portatore delle posizioni del Movimento 5 Stelle.

    Al Mise, continua Repubblica, ricordano come in più occasioni il sottosegretario leghista ai Trasporti Edoardo Rixi si spendesse anche pubblicamente per la causa di Arcelor Mittal. E rappresentanti dell’azienda avrebbero incontrato anche il vicepremier Salvini. Il sottosegretario Giancarlo Giorgetti avrebbe avuto un rapporto privilegiato con l’amministratore delegato Samuele Pasi. Tra l’altro a luglio del 2018 la multinazionale dell’acciaio ha scelto a capo della sua comunicazione una professionista nota alla Lega, l’ex portavoce di Roberto Maroni Patrizia Carrarini.

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