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    Incidente ad Alessandria, la gaffe di Salvini: “Non si va in sette in auto”. Ma la macchina era omologata

    Di Carmen Baffi
    Pubblicato il 12 Dic. 2022 alle 17:19 Aggiornato il 12 Dic. 2022 alle 17:46

    Incidente ad Alessandria, la gaffe di Salvini: “Non si va in sette in auto”. Ma la macchina era omologata

    Nella mattinata di oggi, lunedì 12 dicembre 2022, nella sala Zuccari del Senato a Roma si è tenuta la presentazione del rapporto Dekra sulla Sicurezza stradale 2022 “Mobilità giovani”, incentrato proprio sulla sicurezza dei giovani neopatentati. Alla presentazione era presente, naturalmente, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il quale è intervenuto sul tema della sicurezza stradale.

    Il tema è particolarmente caldo, visti i recenti fatti di cronaca dell’ultimo weekend. Due tragici incidenti si sono consumati in diverse zone d’Italia. Il primo, alle porte di Alessandria, in cui sono morti tre ragazzi. Il secondo sulla provinciale 96 di Bari, in cui ne sono morti tre.

    Il ministro, nel suo discorso, ha fatto esplicitamente riferimento al primo dei due incidenti. “È giusto sanzionare gli automobilisti irresponsabili, e le cronache di questo fine settimana lo dimostrano. È chiaro che non sali in auto in sette. Su questo puoi fare tutta l’educazione stradale che vuoi, puoi mettere la prevenzione che vuoi, mi sembra oggettivo”, ha detto riferendosi all’incidente avvenuto alle porte di Alessandria. Peccato però che l’auto con a bordo sette ragazzi fosse una Peugeot 807, omologata proprio per sette persone. Si tratta, secondo quanto riportano le cronache, di una monovolume di grossa taglia prodotta dal 2002 al 2014, appunto a sette posti, distribuiti su tre file di sedili.

    I giovanissimi, che non si sono fermati al posto di blocco dando così inizio a un inseguimento con le forze dell’ordine culminato in tragedia, dunque, erano nei limiti consentiti.

    Revoca a vita della patente

    Il ministro ha spiegato anche che vorrebbe convocare un tavolo per intervenire sul codice della strada, che risale a trent’anni fa, prima della fine di quest’anno. “Puoi portare a mille milioni la multa e non cambiar nulla. Io sono per la revoca a vita nei casi più gravi. Se qualcuno si mette ubriaco o drogato alla guida deve sapere di essere un potenziale assassino. La revoca fino a due, tre anni non basta”, ha affermato Salvini.

    “Mi piace molto l’ipotesi del conseguimento graduale della patente, accompagnato, aggiornato e informato”, ha confessato il ministro, prima di aggiungere che renderebbe obbligatori a bordo una serie di strumenti di sicurezza: “Come gli etilometri monouso, cosicché chiunque possa autoesaminarsi. Sapere che sei allo 0,2 o allo 0,8 ti porta a riconsiderare che forse è meglio chiamare un taxi o il papà o l’amico per tornare a casa. Per non parlare dell’uso del telefonino. Basta guardare chi aspetta al semaforo a Roma”, ha concluso Salvini.

    Alla presentazione, oltre al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti erano presenti anche il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami; Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia; Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione; Roberto Marti, Presidente della Commissione Cultura del Senato; Toni Purcaro, Presidente Dekra Italia e Head of Dekra Region Central East Europe & Middle East; Alfonso Celotto, Capo di Gabinetto del Ministero per le Riforme istituzionali; Filiberto Mastrapasqua, Direttore del Servizio Polizia Stradale; Eugenio Patanè, Assessore ai Trasporti e alla Mobilità Roma Capitale; Roberto Mastrangelo, Responsabile Gestione Rete Anas; Maria Cristina Rosaria Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale Giovani; Enrico Pagliari, Dirigente Tecnico ACI.

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