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    Puglia: il governatore Emiliano indagato per abuso di ufficio. Lui: “Non sono preoccupato, tutto regolare”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 12 Giu. 2019 alle 10:46 Aggiornato il 12 Giu. 2019 alle 12:40

    Puglia: il governatore Michele Emiliano indagato per abuso di ufficio 

    Governatore Puglia Emiliano indagato – Michele Emiliano, governatore della regione Puglia, è indagato per abuso di ufficio per violazione della legge Severino, in merito alla nomina di Francesco Spina, ex sindaco di Bisceglie, come consigliere nella società pubblica InnovaPuglia.

    La notizia è stata anticipata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, secondo cui, insieme a Emiliano, sarebbero indagati anche lo stesso Spina e Nicola Lopan, dirigente della regione Puglia.

    L’indagine, condotta dal pm Chiara Giordano, si basa sul fatto che Spina, secondo la legge Severino, non avrebbe potuto ricevere incarichi nel giro di due anni dalla scadenza di mandato da sindaco.

    Spina, infatti, è stato sindaco di Bisceglie sino all’agosto del 2017, mentre la sua nomina a consigliere di Innovapuglia era già stata decisa dalla giunta regionale a luglio del 2017.

    L’ex sindaco di Bisceglie, inoltre, sarebbe indagato anche per falso perché, quando ha accettato l’incarico, ha dichiarato di non essere in conflitto di interesse.

    Secondo quanto stabilito dalla legge Severino, chi ha fatto parte di una giunta o di un consiglio di un comune con più di 15mila abitanti, non può avere incarichi pubblici prima di due anni dalla scadenza del mandato.

    Il governatore ha commentato l’indagine così: “Non sono preoccupato, è tutto regolarissimo”.

    “L’inconferibilità – ha aggiunto Emiliano – è stata esclusa dall’Anac e dagli uffici del Gabinetto del Presidente perchè Spina è un semplice consigliere di amministrazione senza deleghe”.

    Secondo il governatore pugliese, infatti, “La inconferibilità dei sindaci riguarda solo il ruolo di presidente con deleghe o di amministratore delegato. In caso di consiglieri di amministrazione senza deleghe non sussiste”.

    “Quindi – conclude Emiliano – il reato tecnicamente non sussiste”.

    Per Emiliano si tratta della seconda indagine a cui è sottoposto.

    Dallo scorso aprile, infatti, Emiliano è indagato dalla Procura di Bari per abuso d’ufficio, false fatture e induzione indebita, reati che sarebbero stati commessi durante la campagna elettorale del 2017 per le Primarie del Pd.

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