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    Giustizia, Dadone: “Valutare con Conte l’ipotesi di dimissioni dal governo dei ministri M5S”

    Fabiana Dadone, ministra delle Politiche giovanili. Credit: ANSA
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 23 Lug. 2021 alle 13:32 Aggiornato il 24 Lug. 2021 alle 08:57

    La ministra delle Politiche giovanili, Fabiana Dadone, non esclude la possibilità che i ministri M5S rassegnino le loro dimissioni dal governo in disaccordo con la riforma della Giustizia elaborata dalla ministra Cartabia. “È una cosa da valutare insieme a Giuseppe Conte”, ha dichiarato Dadone durante il programma tv Agorà Estate, in onda su RaiTre, oggi venerdì 23 luglio 2021.

    E alla domanda sull’eventualità che il Movimento 5 Stelle possa far venire meno l’appoggio al Governo Draghi, la ministra ha risposto: “Dipende quale sarà l’apertura sulle modifiche tecniche (alla riforma Cartabia, ndr). L’obiettivo di tutti non è certo garantire le impunità in certi casi, ma velocizzare i processi. La tematica della prescrizione così come impostata non credo raggiunga l’obiettivo. Ci aspettiamo una discussione costruttiva, vedremo le decisioni da prendere”.

    Dadone parla dell’ipotesi dimissioni dei ministri M5S all’indomani della conferenza stampa in cui il premier Mario Draghi ha annunciato che sull’approvazione della riforma della Giustizia il Governo porrà la questione di fiducia in Parlamento.

    Draghi ha ricordato che il testo della riforma è stato approvato in Consiglio dei ministri all’unanimità, e quindi anche con i voti dei ministri Cinque Stelle (che – secondo indiscrezioni – avrebbe ricevuto l’ordine di votare a favore dal garante del Movimento, Beppe Grillo). “Siamo aperti a miglioramenti di carattere tecnico”, ha spiegato il premier, che ieri, prima della conferenza stampa, avrebbe avuto un colloquio telefonico con Giuseppe Conte, leader in pectore del M5S e fortemente critico rispetto alla riforma (che ha di fatto azzoppato quella varata proprio sotto il Governo Conte bis.

    Con l’autorizzazione a porre la questione di fiducia, secondo Dadone, “è stato posto l’accento rispetto al fatto che c’è comunque un’apertura, sia da parte del presidente Draghi che della ministra Cartabia, perché si sono resi conto che la riforma così come presentata rischia di avere delle fasce di impunità”.

    “Il Parlamento è giusto che presenti gli emendamenti, e la nostra forza, il M5S, che è sensibilissima sul tema della prescrizione ne ha preparati oltre 900”, avverte la ministra delle Politiche giovanili. “Ci aspettiamo in questa settimana una discussione costruttiva in termini di miglioramenti, poi vedremo le decisioni da prendersi”.

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