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    La rivelazione: “Giuseppe Conte premier? Lo ha voluto Steve Bannon”

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 6 Giu. 2019 alle 08:59 Aggiornato il 6 Giu. 2019 alle 09:21

    Giuseppe Conte premier | Steve Bannon | Governo news | M5S | Lega

    CONTE PREMIER STEVE BANNON – “È stato Steve Bannon a volere Giuseppe Conte premier”. Potrebbe essere riassunto così uno degli ultimi retroscena sulla nascita del governo M5S-Lega e sulla scelta del presidente del Consiglio dopo le Elezioni Politiche del 2018, una ricostruzione ripresa in questi giorni da alcuni dei principali quotidiani italiani. A raccontare particolari inediti sulla decisione di indicare il professore di diritto come capo dell’esecutivo è un passaggio del libro di Michael Wolff ‘Assedio, fuoco su Trump’, edito da Rizzoli e uscito il 4 giugno.

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    Conte premier | Bannon | Il retroscena in un libro di Michael Wolff

    Stando a quanto raccontato dal giornalista e scrittore americano, l’idea di un premier terzo tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini fu in realtà di Steve Bannon, già capo della strategia elettorale di Donald Trump e leader di “Alt-Right” (destra alternativa), movimento politico ultra conservatore, antiliberista e sovranista che per l’attuale presidente Usa coniò il motto “First America”. Nel suo fondo di stamattina, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti riporta il passaggio di Wolff in questione:

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    “Nella primavera del 2018 Bannon aveva operato dietro le quinte anche in Italia dove la certezza, all’atto pratico, era una sola: la composizione dell’elettorato, frammentato e di parte, finiva sempre per regalare la vittoria a qualche inefficace e abborracciata coalizione di centro. Bannon si era fatto amico però Matteo Salvini, il leader della Lega, passata su posizioni di destra di orientamento nazionalista. Usciti i risultati delle elezioni di marzo, da cui come prevedibile non era emersa alcuna maggioranza, Bannon prese il primo aereo per la Penisola dove contribuì a negoziare un accordo tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle, un partito populista di sinistra con alcune forti tendenze di destra. Bannon sconsigliò a Salvini e a Luigi Di Maio di puntare all’incarico di presidente del Consiglio: conveniva mettersi d’accordo su un premier di facciata. Detto fatto! Bannon aveva realizzato la perfetta fusione dell’estrema destra con l’estrema sinistra”.

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