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    Forza Italia, Mulè: “Disappunto per Meloni, Tajani si dimetta da coordinatore del partito”

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 24 Ott. 2022 alle 07:29

    Forza Italia è il partito che più di tutti si è trovato spaccato dopo la formazione del nuovo governo, tra quelli che hanno trovato senza patemi una posizione all’interno dell’esecutivo Meloni e quelli che hanno subìto gli strascichi dei “no” della nuova presidente del Consiglio, in particolare i cosiddetti “ronzulliani”, da Licia Ronzulli, spinta da Berlusconi verso un ministero ma rimbalzata dalla leader di Fratelli d’Italia. Una divisione di cui ha parlato anche il deputato forzista e vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè: “Ha provocato disappunto l’atteggiamento di Giorgia Meloni. Un disappunto esternato dallo stesso Berlusconi, quando ha posto la questione del condizionale e non dell’imperativo da usare nel dialogo con gli alleati”.

    Mulè è tra quelli più accesi nella ricerca della fonte di Lapresse all’interno dei deputati azzurri che ha fornito gli audio che hanno messo in imbarazzo l’ex cav per i suoi discorsi su Putin e sulla genesi della guerra in Ucraina. In un’intervista a Repubblica spiega le due anime all’interno di Forza Italia, incarnate dai “governisti” alla Tajani – ministro degli Esteri e vicepremier – e dai più scottati dalla spartizione delle cariche: “Ci sono state frizioni fra chi si riteneva iscritto a una fazione e chi all’altra. Ma qui non c’è da fare un dibattito, un congresso alla maniera del Pd. Io credo che durante la formazione del governo molti abbiano messo sul tavolo esperienze, storie personali, legittime aspirazioni che sono state trascurate. Ma non è più il tempo di recriminare, né di cercare vendette. Rilanciamo l’azione del partito, invece, ricollocandoci sul territorio”.

    Per Mulè sia Tajani sia Anna Maria Bernini – ministra dell’Università – dovrebbero abbandonare le cariche che ricoprono all’interno del partito: “È una riflessione che devono fare e risolvere. Ci sono interventi sulla spina dorsale del partito ormai indefettibili. Berlusconi è il primo a saperlo”. Tajani è coordinatore nazionale di Fi, Bernini la sua vice. Se non daranno le dimissioni sarà Berlusconi a indicare “la nuova formula di Forza Italia”.

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