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    Giorgia Meloni tra i 20 personaggi che potrebbero cambiare il mondo nel 2020 secondo il Times

    Giorgia Meloni Credit: Veronica Di Benedetto Montaccini
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 2 Gen. 2020 alle 15:00 Aggiornato il 2 Gen. 2020 alle 15:10

    Giorgia Meloni tra i 20 personaggi che potrebbero cambiare il mondo nel 2020 secondo il Times

    La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, è stata inserita dal Times nella lista dei 20 personaggi che potrebbero cambiare il 2020. Nell’articolo, intitolato “Stelle nascenti: Venti volti da guardare nel 2020“, si leggono anche i nomi di attivisti e personaggi dello spettacolo la cui popolarità è in ascesa.

    “Quando una traccia musicale dance di uno dei discorsi di Giorgia Meloni è diventata virale in novembre, è nata una stella”, si legge sul quotidiano britannico. Il riferimento è al video in cui la leader di FdI pronuncia le parole “Io sono Giorgia. Sono una donna, Sono una madre. Sono Cristiana”, che in versione remixata si è diffuso molto velocemente sui social.

    “Il Dj dietro la traccia (…) pensava a un’ironica stoccata al suo marchio di politica identitaria di estrema destra, ma l’ironia si è persa nella crescente legione dei fan di lei che ne hanno fatto un inno”, sostiene il Times, che ricorda anche l’aumento del consenso nei sondaggi per Fratelli d’Italia.

    Ora il Partito Fratelli d’Italia di Meloni è al 10 per cento nei sondaggi rispetto al 4,4 per cento delle elezioni del 2018 e ruba voti alla Lega di Matteo Salvini. Malgrado il suo status di stella nascente, Meloni è stata ministro con Silvio Berlusconi nel 2008 e ciò fa di lei una abile veterana”.

    Giorgia Meloni è l’unica italiana presente nell’elenco. Gli altri nomi scelti dal Times comprendono Valerie Pécresse, governatrice dell’Ile-de-France, Christopeher Luxon, ex amministratore delegato di Air New Zealand e leader del Partito nazionale neozelandese, David Hogg, liceale statunitense che conduce una battaglia contro le armi e Yegor Zhukov, attivista 21enne arrestato a Mosca.

    Ci sono anche David Adedeji Adeleke (noto come Davido), cantante, cantautore e produttore discografico nigeriano di origine americana, Gideon Saar, il politico israeliano che ha sfidato Netanyauh, Yury Dud, vlogger russo con un futuro in politica, Shinjiro Koizumi, il più giovane membro di gabinetto giapponese.

    Ma anche Amit Shah, ministro degli affari interni indiano, Ali Babacan, politico turco, Isabel Schnabel, economista tedesca, Mikulas Minar, attivista ceco, Markus Soder, presidente della Baviera e leader della Unione Cristiano-Sociale; Florence Pugh, attrice, Qasem Soleimani, generale iraniano. A questi si aggiungono la principessa Leonor, principessa delle Asturie ed erede al trono di Spagna, e Jimmy Sham, attivista politico e per i diritti LGBT di Hong Kong.

    “Alcuni pianificano da anni un debutto sulla scena mondiale, altri sono stati coinvolti nell’attualità”, si legge nel sommario dell’articolo. “In ogni caso, entro la fine dell’anno potrebbero essere tutti nomi familiari”.

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