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    A Lampedusa trionfa la Lega

    Credit: Valerio Nicolosi
    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 27 Mag. 2019 alle 09:14 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:56

    Europee Lampedusa Lega

    45,85 per cento alla Lega. Non in un comune del profondo nord Italia, ma a Lampedusa. Il confine dell’Europa si tinge di nero. Le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del 26 maggio 2019 hanno segnato un giro di boa per l’Europa intera.

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    Dall’Italia il segnale è arrivato forte e chiaro con la Lega di Matteo Salvini che sfonda il 34 per cento e schiaccia di netto il Movimento 5 Stelle. I pentastellati si fermano a un timido e indicativo 17 per cento, mentre sale di qualche punto il nuovo Partito Democratico di Nicola Zingaretti, che supera l’agognato 20 per cento.

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    Quello di Lampedusa e Linosa è un risultato importante. Mette nero su bianco la stanchezza, la paura, l’incertezza di un’isola di frontiera, vittima di un’Europa da anni troppo cieca. L’isola in mezzo al Mediterraneo, a una manciata di miglia dalla Tunisia e dalla Sicilia, è diventata l’isola dei migranti, l’ultima speranza di chi parte senza la certezza di arrivare.

    L’Italia del Capitano

    L’isola è stata da sempre al centro della questione immigrazione. Modello di accoglienza, Lampedusa è stata bersagliata da sempre da chi fa dei flussi migratori il capro espiatorio dei mali del paese. Matteo Salvini negli ultimi mesi si è arrogato il merito, più e più volte, di aver fermato gli sbarchi, ma a maggio sono stati circa 700 gli arrivi sulle coste italiane, 500 i morti in mare.

    E i numeri che arrivano dall’isola giungono nonostante la candidatura a queste Europee, in quota Pd, di uno dei simboli del posto. Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, è sceso – ancora – in politica, ma la speranza riposta in un rinnovato entusiasmo del centrosinistra si è presto tradotta in delusione. Lui è entrato comunque al parlamento europeo, raccogliendo oltre 135mila voti, ma la sua Lampedusa gli ha voltato le spalle.

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    Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti sull’isola girgentina si ferma a un flebile 21,1 per cento. Meglio del Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio, che scende dappertutto nel paese e che tra Lampedusa e Linosa non guadagna nemmeno il 17 per cento.

    La Lega doppia il Pd, invece. Il centrodestra (tendente più a destra che al centro) si prende Lampedusa e Linosa e non ce n’è per nessuno. Niente ha potuto fare neppure la forza trainante del sindaco “disobbediente” Totò Martello, quello balzato agli onori delle cronache perché a marzo scorso ha aperto il suo porto alla Nave Jonio e ha chiuso la porta in faccia a Matteo Salvini. Che, però, l’ha scardinata con forza con il voto del 26 maggio, cancellando di fatto le lezioni di accoglienza che l’isola aveva dato al mondo intero.

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