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    Elezioni regionali in Umbria, “la candidata leghista Tesei ha lasciato un buco di 4 milioni a Montefalco”

    Donatella Tesei. Credit: Ansa
    Di Charlotte Matteini
    Pubblicato il 10 Ott. 2019 alle 13:53 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 19:25

    A poche settimane dalle elezioni regionali in Umbria, una tegola si è abbattuta su Donatella Tesei, candidata presidente del centrodestra che il prossimo 27 ottobre sfiderà Vincenzo Bianconi, della coalizione Pd-M5S. Secondo quanto racconta il quotidiano Repubblica, Tesei, alla guida del comune di Montefalco per dieci anni, avrebbe lasciato un grosso buco di bilancio. “Lei dice solo 375.000 euro e comunque coperti, il documento ufficiale dice 1,6 milioni, il gruppo di opposizione dice più di 4 milioni di euro”, specifica Repubblica.

    Eletta sindaco di Montefalco nel 2009 con una lista di centrodestra, Tesei ha puntato molto sullo sviluppo delle aziende vinicole della zona, azione che le valse la riconferma a primo cittadino nel 2014 con oltre il 60% dei consensi.

    “L’idillio municipale si incrina nel 2017, quando la Corte dei Conti scopre che nel bilancio del 2014 erano stati inseriti alla voce ‘residui attivi’ (le somme che il Comune contava di incassare di lì a breve) ben 1,4 milioni di tributi inesistenti. Quote di Imu, Tari, Tasi mai entrate, quindi c’ è un disavanzo, e anche sostanzioso”, spiega Repubblica. Secondo l’ex assessore regionale, Vincenzo Riommi, per anni l’amministrazione Tesei avrebbe iscritto a bilancio, per ogni tassa, ‘il totale del gettito possibile e non quello realistico dell’ effettiva riscossione'”.

    Non solo, però. Nel marzo 2019, quando Tesei era già senatrice della Lega e ancora sindaco di Montefalco, viene approvato il bilancio previsionale dei successivi tre anni, bilancio che però conterrebbe distorsioni. A distanza di pochi mesi, il documento viene verificato dalla nuova giunta di centrodestra e la dirigente responsabile si accorge di un ammanco da quasi 400mila euro, entrate tributarie previste e mai incassate.

    A quel punto, la nuova giunta si trova costretta sia a operare una serie di tagli alle spese – azzera contributi per lo sport, riduce i fondi per istruzione e welfare e taglia sulla manutenzione di base – sia ad aumentare l’addizionale Irpef.

    “L’Imu era già al massimo per la Tari addirittura paghiamo più di quanto l’amministrazione gira alla Vus, la municipalizzata dei rifiuti. Quando Tesei diventò sindaca nel 2009 c’era un avanzo in bilancio, ora ci ha ridotti sul lastrico”, raccontato i consiglieri di Siamo Montefalco a Repubblica. Secondo l’opposizione, il disavanzo accertato ammonterebbe a circa quattro milioni di euro.

    Tesei, però, respinge ogni accusa al mittente e sostiene che non esista alcun buco di bilancio: “Adesso basta, a Montefalco non esiste alcun buco di bilancio. Il cosiddetto disavanzo tecnico di 375.000 euro è stato coperto con strumenti ‘ordinari’, quello da 1,6 milioni è coperto in trent’anni come vuole la legge. Siamo alla mistificazione politica. Montefalco rimane un modello virtuoso di promozione turistica, di eccellenza enogastronomica e vino eccellente”, ha dichiarato.

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