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    Durigon: “Il reddito di cittadinanza ha fallito, le aziende cercano 500mila lavoratori”

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 5 Gen. 2023 alle 10:06

    “Il sistema del reddito di cittadinanza ha fallito: è evidente a tutti”: Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro in quota Lega, boccia la misura anti povertà per come è stata concepita e realizzata dal Movimento 5 Stelle mentre era al governo proprio con la Lega durante il Conte I, e annuncia entro gennaio l’arrivo di un “decreto lavoro” che darà “più flessibilità e meno burocrazia alle aziende”.

    In quell’occasione, ha detto il leghista in un’intervista apparsa questa mattina su Repubblica, verranno “potenziate formazione e incentivi” per il reddito di cittadinanza: “Lo Stato ha il dovere di prospettare soluzioni agli occupabili”. La misura resterà in vigore per tutto il 2023, ma verrà garantita soltanto per 7 mensilità, per poi sparire nel 2024.

    Sarà sostituita da un provvedimento, per ora soltanto annunciato dal governo, che garantirà un’entrata fissa soltanto “a chi non può lavorare”, come spiegato più volte dalla premier Giorgia Meloni.

    Già il primo agosto circa mezzo milione di famiglie perderà il sussidio, ma – spiega Durigon – ci sono comunque 500 mila posti di lavoro in offerta. Offerta che non sarà più “congrua” per legge, come inizialmente garantito. Il leghista era arrivato a parlare di laureati che devono accettare di fare i camerieri “perché se uno prende dei soldi pubblici non può fare lo schizzinoso sull’offerta di lavoro”.

    “Noi togliamo il reddito solo a chi può lavorare – ha spiegato il sottosegretario – e si adagia nella sua condizione attuale. La vera sfida non è dare un sussidio, ma il lavoro. E le offerte non mancano, visto che le aziende cercano 500 mila lavoratori secondo Anpal-Unioncamere”. Per Durigon tra i doveri del governo c’è quello di “cercare di fare il possibile per incrociare queste esigenze con i profili dei percettori”. Dopodiché “vale la regola della Naspi: finita la disoccupazione, bisogna cercarsi un posto”.

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