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    “Draghi è tentato dal Quirinale: vuole fare come Ciampi e nessuno può dirgli di no”

    Di Marco Antonellis
    Pubblicato il 10 Ago. 2021 alle 08:04 Aggiornato il 10 Ago. 2021 alle 08:18

    Mentre Matteo Renzi (bontà sua….) ricorda a tutti che l’amico Pierferdinando Casini può ambire al Colle ma non è il solo, l’attuale Capo dello Stato Sergio Mattarella è in vacanza ad Alghero. Nella sua prima giornata di vacanza si è recato in cattedrale per assistere alla messa, poi ha fatto una passeggiata al porto catalano. Una passerella che ha riscosso gli applausi della gente; molte persone si sono avvicinate a salutare e parlare con il Capo dello stato.

    Intanto, con grande sfarzo, è partita la campagna “mainstream” per la riconferma di Sergio Mattarella al Quirinale. Ci pensano in perfetta sincronia Corriere della Sera e Repubblica ad aprire le danze. Repubblica fa scendere in pista nientemeno che il principe dei sondaggisti, Ilvo Diamanti: “Garante e autorevole, Mattarella piace a tutti”. E ancora: “Il suo consenso sfiora il 70% ed è trasversale a schieramenti e generazioni”. Roba che neanche il miglior Mario Draghi riuscirebbe a fare meglio. Il Corriere della Sera invece parla di “giochi aperti” per il Quirinale lasciando intendere come la strada per il Mattarella bis non sia affatto preclusa. Repubblica poi fa di più e per il secondo giorno consecutivo ci torna sopra cercando di raccontare a modo suo che c’è chi “manovra contro Mattarella”, ovvero chi non ne vorrebbe la riconferma al Colle (Giuseppe Conte su tutti, secondo il giornale della famiglia Elkann).

    In realtà Mattarella (il ‘capo’ come viene chiamato dalla sua cerchia ristretta) ha più volte fatto sapere, sia in privato (“sono ipotesi del terzo tipo”) che in pubblico che non intende affatto ricandidarsi. Ma in politica “mai dire mai” e in Transatlantico sono in molti a ritenere (qualcuno dice anche tra i più stretti consiglieri del Colle) che se Mattarella fosse chiamato a furor di popolo (e di partiti..) alla fine potrebbe anche ripensarci. Forse è per questo che i “giornaloni” si stanno già muovendo? Chissà.

    Il pallino però è tutto nelle mani di Mario Draghi: “È lui che al momento opportuno dovrà dire cosa vuole fare” spiega un parlamentare di lungo corso molto ascoltato a palazzo Chigi. Magari proprio dopo una lunga chiacchierata con l’attuale inquilino del Colle. Perché “se Draghi volesse il Quirinale difficilmente qualcuno potrebbe dirgli di no”. Anche se molti ambienti del deep state tricolore ne temono il decisionismo sulle grandi questioni, internazionali e non: “Se andasse al Colle non lascerebbe toccare palla a nessuno” il refrain.

    Per questo molti lo vorrebbero bene il più a lungo possibile a palazzo Chigi. Ma, continua il nostro interlocutore, “l’ex presidente Bce è convinto di poter ripercorrere le orme del suo grande maestro: Carlo Azeglio Ciampi”. Che, in effetti, ricoprì tutti e due gli incarichi. Difficile, ora, dopo aver messo in sicurezza il paese dando una sterzata alla campagna vaccinale e aver ultimato il Recovery Plan (che erano i due principali obiettivi del governo) convincerlo a rinunciare. Tanto più che con l’avvicinarsi delle elezioni politiche i partiti in cerca di voti si riprenderanno la scena e la pacchia finirà anche per palazzo Chigi.

    Leggi anche: Draghi e il “virus di Palazzo Chigi”: anche il premier è convinto di poter decidere da solo il proprio futuro

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