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    Licenziamenti e appalti, Draghi tratta coi sindacati ma avverte: “Non ho le vostre stesse idee”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 28 Mag. 2021 alle 10:38

    Draghi ai sindacati: “Non ho le vostre stesse idee, ma pronto a discutere”

    “Non ho le vostre stesse idee, ma sono pronto a discutere”: lo ha dichiarato il premier Mario Draghi nel corso dell’incontro con i sindacati avvenuto a Palazzo Chigi durante la giornata di giovedì 27 maggio.

    Il presidente del Consiglio ha incontrato, insieme ai ministri Orlando, Giovannini e Brunetta, i leader di Cgil, Cisl e Uil per parlare del Dl semplificazioni, che dovrebbe approdare oggi, venerdì 28 maggio, in Consiglio dei ministri, e in particolar modo delle norme che riguardano i subappalti.

    Altolà del premier, però, sul tema del blocco dei licenziamenti, che scadrà a fine giugno. Incalzato dai sindacati, infatti, Draghi, secondo quanto riferito da fonti vicine ai vertici sindacali, ha risposto: “Non ho le vostre stesse idee, ma sono disponibile al confronto. Oggi (ieri n.d.r) non è il momento di discutere di licenziamenti. Tra le pochissime cose che può decidere un presidente del Consiglio ci sono gli odg delle riunioni”.

    Sul tema dei subappalti, che aveva provocato diversi malumori anche all’interno di Pd e 5 Stelle, è stato raggiunto un compromesso: il Dl semplificazioni, infatti, non conterrà il principio del massimo ribasso ma dovrebbe essere permesso l’uso dell’appalto integrato.

    Un’altra novità, invece, dovrebbe essere rappresentata dalla riduzione delle strutture appaltanti a un numero molto più basso, migliorando la qualità del processo di investimento.

    Due cambiamenti che hanno incontrato la soddisfazione dei sindacati e ricomposto anche la frattura con il segretario del Pd, Enrico Letta, che ha twittato: “L’eliminazione del massimo ribasso è un ottimo segnale. L’avevamo chiesto con forza. Bene”.

    Si media ancora, invece, sul codice degli appalti con la Lega di Matteo Salvini che vorrebbe superarlo e Pd e 5 Stelle che chiedono di non smantellare del tutto le attuali regole.

    Cgil, Cisl e Uil, inoltre, hanno accolto con soddisfazione l’apertura del presidente del Consiglio alla partecipazione delle parti sociali nella governance per il Pnrr anche se, come detto, resta la distanza sul tema del blocco dei licenziamenti.

    Non a caso resta confermata per oggi la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil a Montecitorio per dare “continuità a questo impegno del Sindacato confederale e delle lavoratrici e dei lavoratori sul terreno della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per la salvaguardia dei livelli occupazionali, per nuove politiche industriali e per riaprire il confronto per estendere il blocco dei licenziamenti come da noi richiesto”.

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