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    Il discorso di Conte al Senato: la diretta live della replica del premier | Crisi di governo

    Il premier Giuseppe Conte al Senato (Photo by Andreas SOLARO / AFP)

    Il premier ha annunciato le sue dimissioni e poi ha risposto agli interventi del dibattito che ne è seguito

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 20 Ago. 2019 alle 18:47 Aggiornato il 20 Ago. 2019 alle 20:30

    Il discorso di Conte al Senato: la diretta live della replica

    “Se Salvini non ha il coraggio di portare avanti quello che ha iniziato, me ne assumo io la responsabilità davanti al Paese che ci guarda”. Il presidente del Consiglio, ormai dimissionario, Giuseppe Conte, dopo aver ascoltato il dibattito che è seguito in Senato alle sue comunicazioni, ha replicato a molti interventi dei senatori, soprattutto sulla questione immigrazione. “Non rinnego nulla, abbiamo affrontato il tema in modo ampio”, ha affermato. Poi, dopo l’ennesimo attacco al ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini (qui il discorso integrale del premier), Conte ha confermato le dimissioni. “Non possiamo, se amiamo le istituzioni e i cittadini, affidarci a espedienti, tatticismi, giravolte verbali che faccio fatica a comprendere. Io apprezzo la coerenza logica e la linearità d’azione. Se c’è mancanza di coraggio, non vi preoccupate, me ne assumo io la responsabilità io davanti al Paese”, ha detto, prima di chiudere, salutare e annunciare: “Vado dal presidente della Repubblica”. Conte sale adesso al Colle per rassegnare le sue dimissioni (qui la diretta del suo discorso). È questo quindi l’esito di settimane di crisi di governo, che però soltanto oggi, 20 agosto, con le dimissioni del presidente del Consiglio, si apre formalmente. A gestire la difficile situazione adesso sarà il Capo dello Stato Sergio Mattarella.

    Qui TPI ha ripreso i punti salienti del discorso di replica del premier dimissionario Conte.

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    (articolo in aggiornamento)

    “Vado dal presidente della Repubblica”, e così Conte ha lasciato l’aula del Senato.

    “Salvini, che ringrazio di essere tornato in Aula, ha stentato a comprendere nei fatti il concetto di leale collaborazione. Adesso gli manca il coraggio di assumersi la responsabilità dei suoi comportamenti e quindi apre, allora me la prendo io la responsabilità di portare a termine quello che lui ha iniziato”

    “Se c’è mancanza di coraggio, non vi preoccupate, me l’assumo io davanti al paese che ci guarda”, ha detto Conte, interrotto da uno scrosciante applauso.

    “La Lega ha presentato una mozione di sfiducia, ne ha chiesto l’immediata calendarizzazione e adesso l’ha ritirata. Non è mai accaduto, forse un precedente di crisi ferragostana ma non ho approfondito, ma non è normale che un governo invece di occuparsi di una delicata manovra economica si ritrovi in una competizione elettorale”.

    “Leale collaborazione significa che se il premier e il ministro dell’Economia stanno interloquendo con l’Unione europeo per evitare una procedura di infrazione, nessuno interviene dall’Italia ad alterare il clima, perché questo può compromettere il risultato. Se amiamo le istituzioni, amiamo i cittadini”.

    “Nessun ravvedimento, io sono ancora in buoni rapporti con gli amici della Lega. Io ho parlato di cultura costituzionale. Il 3 giugno 2019 ho indetto una conferenza stampa, io che sono sobrio con le parole, per parlare di leale collaborazione e l’ho declinato su esempi precisi. Chiedendo ai ministri di occuparsi delle loro aree di competenza per non ledere l’efficacia dell’intero esecutivo”.

    “Il decreto sicurezza bis è stato licenziato in una versione che avevo cercato di negoziare ma poi è stata legittimamente modificata dal Parlamento sovrano”.

    “Il problema dello sbarco è quello che monopolizza in Occidente tutta l’attenzione mediatica, e poi i rimpatri, i trasferimenti. Questo governo invece si è reso responsabile di una politica di maggiore rigore, perché quella precedente era inefficace e non più perseguibile”.

    “Una breve replica”, ha detto. “Io non sono qui a giustificarmi, non rinnego nulla di quello che abbiamo fatto, mi assumo tutta la responsabilità delle azioni di governo, ma sull’immigrazione date atto a questo governo di averlo affrontato in termini ampi”.

    Conte al Senato, l’annuncio delle dimissioni

    L’atteso discorso di Giuseppe Conte in Senato è stato un vero e proprio duro j’accuse verso Salvini. “La decisione di innescare la crisi è irresponsabile. Il ministro dell’Interno ha mostrato interessi personali”, ha detto, tra le altre cose, il premier parlando di “opportunismo politico”. Conte non ha nemmeno atteso di sapere se la Lega confermava o meno l’intenzione di presentare una mozione di sfiducia e ha annunciato la fine del governo. Al termine della seduta dedicata alle sue comunicazioni (qui la diretta della giornata) Conte salirà al Colle e rimetterà il mandato al presidente della Repubblica il suo mandato di presidente del Consiglio.

    Ecco il video con il momento in cui Conte annuncia le dimissioni

    Conte ha rimproverato a Salvini di non aver chiarito in Aula la vicenda dei fondi russi alla Lega e ha definito preoccupante il vicepremier quando invoca piazze e pieni poteri. Il premier dimissionario ha poi accusato Salvini di non avere “cultura delle regole” e, con una mano sulla spalla, di fare uso “incosciente” dei simboli religiosi.

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