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    Di Maio: “Ora salario minimo per 3 milioni di lavoratori”

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 17 Giu. 2019 alle 16:01

    Di Maio | Salario minimo | M5S | Conflitto di interessi | Governo | Flat tax

    DI MAIO SALARIO MINIMO – “Ora il prossimo passo è il salario minimo. Restituire dignità a circa 3 milioni di lavoratori sottopagati. È una legge presente in tanti paesi europei e l’Italia non può restare a guardare”. È uno dei passaggi dell’intervento di oggi di Luigi Maio ai ministri del M5S nel corso di un incontro che si è tenuto oggi a palazzo Chigi. Il ministro di lavoro e Sviluppo Economico ha quindi indicato chiaramente quale sarà il prossimo punto di programma che il Movimento 5 Stelle intende attuare. Di Maio ha anche convocato, per le ore 16.30, un’ulteriore riunione sul tema del salario minimo con la prima firmataria della proposta Nunzia Catalfo, con la viceministro al Ministero dell’Economia, Laura Castelli e con i tecnici della materia.

    Di Maio | “Il conflitto di interessi è una priorità”

    Al centro della riunione del vicepremier e capo politico M5S con i membri i responsabili dei diversi dicasteri, compreso il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, sono finite diverse priorità dei pentastellati, come il conflitto d’interessi e il taglio della pressione fiscale.

    Di Maio ha ribadito le posizioni sulle leggi che riguardano il mondo del lavoro. “Il Decreto Dignità non si tocca. Chi rivuole ampliare la portata dei contratti a termine, sottopagando i lavoratori e altro può rivolgersi a Renzi. Il Jobs Act è stata una delle peggiori legge mai fatta negli ultimi 20 anni”.

    > Le agenzie dei ministeri di Di Maio non applicano il Decreto Dignità: Invitalia manda a casa 135 precari storici

    Il vicepremier ha sottolineato l’intenzione di non rompere l’alleanza di governo. “Il governo va avanti, noi non tradiamo la parola data ai cittadini. Siamo leali e dobbiamo completare punto dopo punto tutto il contratto di governo”.

    Di Maio | “Flat tax per il ceto medio”

    Di Maio ha parlato anche della riduzione della pressione fiscale, la principale proposta elettorale della Lega, condivisa poi anche dai pentastellati. “La Flat tax si farà e sarà rivolta al ceto medio. L’abbassamento delle tasse è indispensabile e vogliamo rilanciare la nostra economia. Quindi su questo punto avanti come un treno”, ha detto il vicepresidente del Conisglio.

    Si tratta di una proposta rilanciata anche da Matteo Salvini. Il ministro dell’Interno da Washington. “Possiamo decidere come modularla negli anni, ma un taglio delle tasse ci deve essere assolutamente”, ha detto Salvini parlando con i giornalisti durante la sua visita negli Stati Uniti. “Convinceremo la Ue con i numeri, la cortesia, altrimenti le tasse le taglieremo lo stesso, e la Ue se ne farà una ragione”.

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