Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    L’improvviso innamoramento bipartisan per Di Maio: da Brunetta a Bettini, tutti gli ultimi endorsement al ministro pentastellato

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 29 Nov. 2020 alle 15:34 Aggiornato il 29 Nov. 2020 alle 16:05

    “Un leader vero”, “è cresciuto molto”, “promosso come ministro degli Esteri”. Nelle ultime settimane c’è un innamoramento generalizzato per Luigi Di Maio. E le dichiarazioni d’amore sono bipartisan, vanno dal deputato dem Piero Fassino all’economista di Forza Italia Brunetta.

    I commenti si sono scatenati soprattutto dopo l’intervento del ministro degli Esteri sul Foglio, in cui illustra un decalogo dei suoi punti programmatici, “un piano trasversale per l’Italia del futuro”. Le sue idee, soprattutto economiche e sul tema lavoro, hanno riscosso il favore di molti.

    Brunetta: “Vero leader”

    Il forzista Renato Brunetta oggi sul Corriere ha commentato positivamente le proposte del pentastellato: “In alcuni passaggi, quasi non credo ai miei occhi. Sorprendente, brillante, molto vicino ad alcune posizioni di Forza Italia”.

    Ma Brunetta non si ferma al decalogo uscito sul Foglio, parla anche della carriera e delle qualità personali di Di Maio: “Un vero leader, non si discute. Un leader vero. In lui ho visto la fatica che fanno i veri leader, la più gravosa, quella di rendersi protagonisti della necessaria metamorfosi delle forze politiche che guidano. Ecco, Di Maio sta trasformando un movimento caotico in un partito strutturato e responsabile. E queste imprese non le raggiungi se non sei un leader”.

    Bettini: “Stile di governo vero”

    Anche Goffredo Bettini, membro della direzione nazionale del Pd, ha fatto il suo endorsement a Di Maio: “Nel decalogo di Di Maio c’è uno stile di governo. Di grande serietà”, ha detto ospite di Sky TG24.

    Poi ha aggiunto: “Non credo che sia un interesse della stabilità del Governo e della democrazia che l’esperienza del M5s diventi irrilevante, penso sia invece molto utile che si trasformi, ma non posso dare certamente dare lezioni dall’esterno. Seguo il dibattito e penso che sia utile, mantenendo la spinta innovativa (del M5S, ndr), portarla dentro una cultura di governo”.

    Fassino: “Di Maio è cresciuto molto, lo promuovo come ministro degli Esteri”

    Anche Piero Fassino, deputato Pd e Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati, aveva fatto la sua dichiarazione d’amore a Di Maio nel suo intervento durante la diretta ‘TPI Speciale Elezioni Usa 2020: “Di Maio l’ho visto crescere molto. All’inizio aveva bisogno di un un periodo di rodaggio. Fare il ministro non è uno scherzo, soprattutto se non l’hai mai fatto e se non ti sei mai occupato di politica estera. Di Maio non aveva un background dedicato alla politica estera prima di diventare un ministro. È dovuto partire da zero. Avendo con lui un rapporto costante e continuo posso dire che Di Maio è cresciuto molto. Ascolta, è sveglio e intelligenteStudia le cose, ascolta. Promosso come ministro degli Esteri”. 

    La metamorfosi dei Cinque Stelle

    Insomma, da destra a sinistra stanno provando ad accreditare la leadership del ministro degli Esteri. Proprio ora che i rapporti del Movimento con Davide Casaleggio sono ai ferri corti, la figura di Di Maio si sta imponendo con forza nella scena politica.

    Leggi anche: Di Maio a TPI: “I governatori delle Regioni cambiano idea continuamente sul Covid, ora basta”

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version