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    De Luca attacca il Ddl Zan: “Giornata contro l’omotransfobia alle elementari? Andate al diavolo!”

    Vincenzo De Luca alla Festa dell'Unità di Bologna
    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 31 Ago. 2021 alle 13:04

    “Io così com’è il decreto Zan non lo avrei votato perché se non si cambia almeno la parte che riguarda le scuole io non lo avrei votato. Ma voi pensate davvero che sarebbe ragionevole che alle elementari si faccia la giornata contro l’omotransfobia? Ma andate al diavolo!”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alla Festa dell’Unità di Bologna, nel corso di un’intervista realizzata da Lucia Annunziata.

    “Un conto è se tu mi dici che alle ultime classi delle superiori facciamo una giornata di riflessione. Questo va bene. Ma dobbiamo sapere che, quando affrontiamo temi delicati come questo, occorre grande misura, grande senso di responsabilità”, ha continuato De Luca, criticando il Pd, il suo partito. “Abbiamo fatto una crociata sulla legge Zan e poi abbiamo detto che dobbiamo dare il voto ai 16enni. Per quello che ho colto io, queste sono le proposte nel programma del Partito democratico. Ma voi pensate che sulla base di queste proposte conquistiamo la maggioranza degli elettori?”, ha detto il governatore della Campania. “Certo che dobbiamo difendere i diritti, ma non è immaginabile che su questioni che hanno contenuti morali che vanno aldilà della politica noi ideologizziamo i problemi“, dice ancora De Luca.

    Non si è fatta attendere la reazione dei colleghi di partito, come la consigliera comunale del Pd, Roberta Li Calzi che su Facebook ha commentato: “Mentre il Pd assume con coraggio il profilo di un partito per cui diritti sociali e diritti civili marciano uniti, qualcuno pensa con furbizia di coprire uno spazio politico arretrato e anacronistico, alle spalle di cittadine e cittadini le cui libertà oggi sono ancorate a un livello inferiore che nel resto d’Europa. De Luca pensi a governare la sua Regione, in cui le aggressioni contro le persone Lgbt riempiono le pagine di cronaca”.

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