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    Crisi di governo, Conte: “Domani sera il Cdm per approvare il Recovery. Dobbiamo correre”

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 11 Gen. 2021 alle 10:10 Aggiornato il 11 Gen. 2021 alle 21:58

    Crisi di governo, le ultime notizie sulle tensioni Conte-Renzi

    CRISI DI GOVERNO, ULTIME NOTIZIE – È convocato per domani, martedì 12 gennaio 2021, alle ore 21,30 l’atteso Consiglio dei ministri sul Recovery Plan, snodo cruciale per la sopravvivenza del Governo.

    Nella serata di oggi Palazzo Chigi ha fatto sapere di aver inviato a tutti i ministri la nuova bozza del piano,  rielaborata dopo il confronto con le forze di maggioranza dei giorni scorsi.

    “Noi lavoriamo per costruire, in un momento così difficile dobbiamo assolutamente mettercela tutta per offrire risposte ai cittadini”, ha dichiarato oggi il premier Giuseppe Conte, ai microfoni del Tg3, rispondendo a una domanda sulla minaccia di crisi da parte di Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “Domani sera ci sarà il Cdm per approvare il Recovery, dobbiamo correre”, ha detto Conte.

    Crisi di Governo, si va verso il Conte ter: ma il premier vuole sfidare Renzi

    Dimissioni con una nuova squadra in cantiere: queste le opzioni di Conte per tentare di uscire dall’impasse del braccio di ferro con Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio è convinto che sfidando il capo di Italia Viva in Parlamento possano svanire i dubbi. D’altronde, il portavoce Casalino in un colloquio con alcuni parlamentari M5S ha annunciato: “Se andiamo in Senato lo asfaltiamo, come è successo con Salvini”.

    Rimane ancora sul tavolo l’ipotesi rimpastino: sostituire cioè duo o tre ministri – le prime sarebbero renziane Bellanova (Agricoltura) e Bonetti (Famiglia) e si parla di Orlando e Boschi in pole position per entrare – e andare poi avanti senza passere dalle consultazioni al Quirinale.

    Queste due strade non sono state però accettate dai partiti del governo giallo-rosso. Secondo il Partito Democratico, “senza Iv e con i responsabili dureremmo due giorni, ha ragione Franceschini quando dice che nelle Commissioni rischiamo di non avere i numeri”. La seconda, secondo i pentastellati, “è di corto respiro e impraticabile: all’orizzonte, di ministri propensi a fare le valigie, non se ne vede nessuno”.

    Crisi di governo, cosa vuole Renzi

    Matteo Renzi intanto fa uscire i “trenta punti” sulle “questioni politiche aperte” spedite a Bettini, con timbro 6 gennaio. Ma dietro le quinte ha riunito, via Zoom, l’assemblea dei parlamentari di Iv (18 senatori e 30 deputati) per tastare il terreno di senatori (Vono, Conzatti, Comincini, Marini i quattro da tenere sotto controllo).

    Per l’ex premier, ormai, ci sono solo due possibilità: un Conte ter tutto nuovo o un altro governo guidato da qualcun altro. Da un esponente del Pd (Andrea Orlando, ieri intervistato da La Stampa, apriva di fatto a un tale scenario) oppure da Draghi per un governissimo con praticamente tutti dentro, Lega compresa.

    Crisi di governo, il lungo post di Conte

    Durante il weekend, Conte ha pubblicato un lungo post su Facebook in cui ha esplicitato la sua disponibilità a procedere con un rimpasto e a siglare un nuovo patto di legislatura con gli alleati di governo.

    “Sto lavorando a rafforzare la coesione delle forze di maggioranza e la solidità della squadra di governo. Senza queste premesse diventa arduo perseguire obiettivi che richiedono piena dedizione e acuta lungimiranza”, ha scritto il presidente del Consiglio.

    “Sto preparando una lista di priorità che valgano a indirizzare e a rafforzare l’azione del governo sino alla fine della legislatura. Un programma da poter discutere e condividere con tutte le forze di maggioranza”.

    Martedì 12 gennaio (probabilmente già nella serata di oggi) si terrà il delicato Consiglio dei ministri sul Recovery Plan nel quale potrebbero arrivare anche le dimissioni delle ministre Bellanova ed Elena Bonetti. Comunque, anche se Renzi dovesse approvare il piano per il Recovery, la tenuta del governo non sarebbe ancora al sicuro. 

    Leggi anche: Goffredo Bettini a TPI: “Nessuna alternativa a Conte. Se qualcuno vuole rompere verifica in Parlamento e in caso elezioni”
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