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    Cosa ha detto Conte alla Camera: il discorso di oggi integrale

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 18 Gen. 2021 alle 13:46 Aggiornato il 18 Gen. 2021 alle 18:08

    Cosa ha detto Conte alla Camera: il discorso di oggi integrale

    Cosa ha detto Giuseppe Conte nel discorso alla Camera di oggi, 18 gennaio 2021? Il Premier ha parlato in tarda mattinata in vista della richiesta di fiducia al Governo, vista la crisi generata dal leader di Italia Viva Matteo Renzi. Ecco il discorso integrale: “All’inizio di questa esperienza di governo, nel 2019, prefigurai un chiaro progetto politico per il Paese. Precisai che il programma non poteva risolversi in una mera elencazione di proposte eterogenee o una sterile sommatori delle posizioni delle forze di maggioranza. Un’alleanza tra formazioni provenienti da storie, esperienze, culture di diversa estrazione e che in passato si erano confrontate con asprezza, poteva nascere solo su due discriminanti. Il convinto ancoraggio ai valori costituzionali e la solida vocazione europeista del Paese”.

    Crisi di governo: la replica di Conte alla Camera

    “Il mio è un appello molto chiaro e nitido: c’è un progetto politico ben preciso e articolato che mira a rendere il Paese più moderno e a completare tante riforme e interventi già messi in cantiere. Chi si riconosce nel progetto può dare una mano e un contributo di idee. È un’ora grave, dalle vostre scelte dipende il futuro del Paese per costruire un futuro migliore alla luce del sole. Il mio appello è  limpido e chiaro per costruire insieme il futuro. Guardiamo con grande speranza alla presidenza Biden, ho avuto con lui una lunga e calorosa telefonata e siamo rimasti che ci aggiorneremo presto in vista del G20.

    Dopo i fatti del 6 gennaio abbiamo avuto conferma che le nostre democrazie vanno difese con fatti e parole e che a noi leader incombe la responsabilità speciale perché non possiamo permetterci di alimentare la tensione. Nelle zone terremotate del centro sud abbiamo ricostruito con forte accelerazione, le domande sono cresciute del 60 per cento, i contributi sono pari a 1,5 miliardi di euro, 4mila famiglie hanno potuto fare rientro nelle zone distrutte dal sisma. La semplificazione normativa che abbiamo approvato con il contributo di questo parlamento si sta rivelando efficace, grazie anche alla sinergia con le autorità locali.

    Per il sud, questo è un governo che viene accusato di essere troppo meridionalista: il sud è in cima alle priorità, ma non per una scelta ideologica. Il divario è tale che se l’Italia non è riuscita a esprimere il potenziale di crescita economica è perché il sud non riesce a correre. Nel PNRR troverete molte indicazioni e arriverà qui in Parlamento per consentire a voi di elaborare preziose indicazioni, adesso c’è la possibilità di dare un altro prezioso contributo e dare suggerimenti e migliorie nel confronto che proseguirà.

    Ci sarà poi una interlocuzione costante perché quando raccoglieremo le vostre indicazioni elaboreremo la versione finale del Recovery plan e torneremo per accogliere la vostra deliberazione. Chiedo a nome del governo di riporre la fiducia nella risoluzione di maggioranza”.

    Crisi di governo: il discorso di Conte alla Camera

    “Sin dall’inizio mi sono doperato perché si delineasse la prospettiva di un disegno rioformatore, ampio e coraggioso” per “configurare una nuova stagione rifornmatrice” basata sulla “sostenibilità, sulla coesione sociale e territoriale, sul pieno sviluppo della persona umana. E ancora oggi “c’è una visione”.

    “Abbiamo coltivato un serrato dialogo” con tutti “gli interlocutori istituzionali nella consapevolezza che solo con la leale collaborazione sarebbe stato possibile elaborare strategia di intervento efficaci”.

    “Abbiamo operato sempre scelte migliori? Ciascuno esprimerà le proprie valutazioni. Per parte mia posso dire che il governo ha operato con massimo scrupolo e attenzione per i delicati bilanciamenti anche costituzionali. Se io oggi posso parlare a nome di tutto il governo a testa alta non è per l’arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori ma è per la consapevolezza di chi ha operato con tutte le energie fisiche e psichiche per la comunità nazionale. È stato fondamentale anche il senso di responsabilità delle forze opposizione che, pur nella dialettica della politica, hanno contribuito ad affrontare dei passaggi critici. Bisogna darne atto. Avete avanzato anche proposte concrete, qualificanti, alcune delle quali sono state accolte dalle forze di maggioranza”.

    “L’assegno unico mensile si colloca in una cornice di interventi volti ad alleggerire il peso fiscale sulle famiglie. Da luglio sarà introdotto “l’assegno unico mensile” per famiglie con figli sotto i 21 anni”.

    “Proprio nei momenti più critici del Paese dobbiamo trovare le ragioni più nobili e alte della politica”, come “servizio per i bisogni della comunità nazionale” e non come “logica di potere. Alla società che sta uscendo con difficoltà dalla pandemia non possiamo offrire risposte mediocri. Il governo deve essere all’altezza di questo compito”.

    “Nel pieno della pandemia Covid e mentre da casa ci ascolta chi ha perso i propri cari, confesso di avvertire un certo disagio. Sono qui oggi non per annunciare nuove misure di sostegno o per bozza ultima del Recovery plan ma per provare a spiegare una crisi in cui non solo i cittadini ma io stesso alcun plausibile fondamento. Questa crisi di governo rischia di aprire una ferita incolmabile nella maggioranza e nel Paese. L’Italia merita un governo coeso per favorire la ripresa e per uscire dalla pandemia. Il Recovery Plan italiano sarà un piano largamente condiviso, uno sforzo collettivo di cui andare fieri”.

    “L’interesse nazionale è più che mai connesso, nel solco della nostra migliore tradizione costituzionali, a un sistema che valorizzi le specifiche esigenze delle realtà territoriali, alcune delle quali, per le loro specificità linguistiche e culturali, meritano tutta la nostra attenzione. Siamo forse l’unico Paese che ha coinvolto così frequentemente il parlamento. Lo avevo anticipato, il nostro Pnrr sarà uno sforzo di cui andare fieri. Dobbiamo però accompagnarlo con un provvedimento per superare ostacoli burocratici e assicurare tempi celeri, rinforzare quei presidi che consentono di rispettare i tempi e assicurare l’andamento dei lavori”.

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