Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    Caso Almasri, l’informativa dei ministri alla Camera. Nordio: “Non sono un passacarte, la Cpi ha fatto un pasticcio”. Piantedosi: “Nessuna pressione sul Governo”

    A sinistra il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, a destra il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Credit: AGF
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 5 Feb. 2025 alle 12:27 Aggiornato il 6 Feb. 2025 alle 12:59

    Caso Almasri, l’informativa in Parlamento dei ministri Piantedosi e Nordio

    “La Corte Penale Internazionale ha fatto un pasticcio e io non sono un passacarte”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio oggi, mercoledì 5 febbraio, durante l’informativa urgente alla Camera sul caso del generale libico Najeem Osama Almasri Habish, arrestato il 19 gennaio scorso a Torino su mandato della Corte Penale Internazionale (Cpi), ma poi rilasciato due giorni dopo e rimpatriato in Libia con un volo di Stato.

    A Montecitorio, dopo Nordio, è intervenuto anche il ministro degli Interni Matteo Piantedosi: “Il Governo non ha subito alcuna pressione e Almasri non è un nostro interlocutore”, ha assicurato il numero uno del Viminale.

    Sulla vicenda la Procura di Roma – dopo un esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti – ha aperto un fascicolo d’inchiesta che vede indagati gli stessi Piantedosi e Nordio insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che ha la delega ai Servizi segreti. Ai quattro esponenti del Governo sono contestati i reati di favoreggiamento e omissione d’atti d’ufficio.

    La premier Meloni non era presente in aula durante l’informativa urgente dei due ministri. Di seguito i passaggi salienti degli interventi di Nordio e Piantedosi.

    Caso Almasri: l’informativa del ministro Nordio alla Camera

    Nordio: “Deluso da una parte della magistratura, andremo avanti con la riforma”
    Nordio: “La Cpi ha fatto un pasticcio, tant’è che si è corretta”
    Nordio: “Scarcerazione decisa mentre il Ministero stava valutando la richiesta”
    Nordio: “Non sono un passacarte, l’atto della Cpi era nullo per noi”
    Nordio: “Sono stato avvertito quando Almasri era già stato arrestato”

    Caso Almasri: l’informativa del ministro Piantedosi alla Camera

    Piantedosi: “Espulso per ragioni di sicurezza, l’aereo di Stato già usato in molti altri casi”
    Piantedosi: “Mandato d’arresto spiccato appena Almasri è arrivato in Italia” 
    Piantedosi: “Nessuna pressione sul Governo, Almasri non è nostro interlocutore”

    Caso Almasri, informativa di Nordio e Piantedosi: le reazioni delle opposizioni

    Schlein: “Nordio avvocato difensore di un torturatore. Oggi qui doveva esserci Meloni”
    Conte: “Da Meloni viltà istituzionale, Nordio scandaloso”

    Caso Almasri: la ricostruzione dei fatti

    Lo scorso 19 gennaio Almasri, direttore dell’Istituto di riforma e riabilitazione della polizia giudiziaria di Tripoli, viene arrestato a Torino dalla Polizia di Stato in esecuzione di un mandato della Corte Penale Internazionale spiccato poche ore prima. L’uomo è accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

    Nel pomeriggio di martedì 21 gennaio, tuttavia, la Corte d’Appello di Roma dispone la sua scarcerazione perché manca la richiesta di arresto da parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio, competente in materia di mandati della Corte Penale Internazionale.

    Almasri, che era detenuto al carcere delle Vallette, viene quindi rilasciato e contestualmente viene espulso su provvedimento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. A bordo di un volo di Stato italiano, l’uomo rientra in serata in Libia, dove viene accolto da una folla festante.

    Martedì, poche ore prima dell’ordinanza di scarcerazione, il Ministero della Giustizia aveva diffuso la seguente nota: “È pervenuta la richiesta della Corte Penale Internazionale di arresto del cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish. Considerato il complesso carteggio, il Ministro sta valutando la trasmissione formale della richiesta della CPI al Procuratore generale di Roma, ai sensi dell’articolo 4 della legge 237 del 2012”.

    La scarcerazione del generale libico ha suscitato forti polemiche in Italia e anche la Corte Penale Internazionale ha chiesto spiegazioni a riguardo al Governo italiano. L’esecutivo finora ha sempre sostenuto che Almasri sia stato rilasciato a causa di un cavillo giudiziario e ha sottolineato come l’uomo abbia girato indisturbato in Europa per circa due settimane, prima che venisse spiccato il mandato d’arresto, che sarebbe stato emanato – non a caso – solo quando il generale è arrivato in Italia.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version