Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    Calenda al suo meglio: prendi il reddito di cittadinanza? Vai a spazzare le strade della città

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 12 Lug. 2021 alle 10:07

    Calenda al suo meglio: prendi il reddito di cittadinanza? Vai a spazzare le strade della città

    “Io credo che si possa chiedere, senza ledere la dignità di nessuno, a chi percepisce il Rdc ed è in grado di farlo, di collaborare alla pulizia della città. Mezza giornata di lavoro, con integrazione salario. Ripristiniamo la figura dello spazzino di quartiere. Presidio di decoro”: il tweet condiviso ieri dal candidato sindaco di Roma Carlo Calenda ha scatenato pesanti critiche sui social.

    Alcuni hanno definito classiste le parole dell’Eurodeputato, il quale con la sua proposta sembra sostenere la narrazione per cui i beneficiari della misura preferiscono adagiarsi sui sussidi piuttosto che trovare un lavoro. “Assumi due milioni di persone?” chiede un utente riferendosi all’attuale numero di destinatari del Reddito.

    “La ragione giustificativa del reddito di cittadinanza è alleviare una situazione di bisogno, una parte dei percettori potrebbe non essere in grado di raccogliere la spazzatura, che è comunque un lavoro che richiede prestanza fisica. Che faresti se si rifiutano, glielo togli?”, osserva ancora un altro. “Dovrebbe avere anche una pettorina con scritto “Povero”, ironizza un follower. Altri invece sono d’accordo con la proposta del leader di Azione. “Tutta l’Italia seria è conte”, commenta un altro utente.

    Calenda ha poi spiegato in un altro tweet che il “Rdc fa crescere il nero e danneggia i lavoratori in regola. Salari si fanno crescere con salario minimo, detassazione, aumento produttività. E ricordarsi che il Rdc lo pagano anche i lavoratori con redditi bassi. Infermieri, insegnanti etc.”. Ma l’esponente di Azione ha sottolineato di essere contrario al referendum abrogativo del Rdc che Matteo Renzi vorrebbe indire nel 2022, dopo l’elezione del presidente della Repubblica, con una raccolta firme.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version