Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    Pd, M5S e sinistra insieme: così è nato il laboratorio politico dell’unità

    A Bologna il centrosinistra scende in campo con una coalizione larghissima: dem, grillini, sinistra e persino i renziani. Un unicum in queste amministrative, che può fare da apripista per un progetto nazionale in vista delle politiche del 2023. L'analisi sul terzo numero del settimanale The Post Internazionale-TPI, in edicola dall’1 ottobre

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 3 Ott. 2021 alle 09:05 Aggiornato il 3 Ott. 2021 alle 10:17

    In questa tornata di elezioni amministrative, c’è una città a cui il centrosinistra guarda con la speranza di trovare una risposta alla sua perenne e accidentata ricerca d’identità. È Bologna, l’unico tra i grandi comuni al voto in cui è stata costruita una coalizione larghissima: a sostegno di Matteo Lepore ci saranno infatti Pd, Movimento Cinque Stelle, i partiti di sinistra (nessuno escluso), persino i renziani con la lista di Isabella Conti, sindaca di Italia Viva uscita sconfitta dalle primarie (dove però ha preso il 40 per cento). “Può essere un nuovo Ulivo, un campo largo in grado di fare da apripista per un progetto nazionale”, ci spiega Luigi Tosiani, segretario del Pd bolognese. Lo schema è quello del Conte bis, la proiezione è alle politiche del 2023, in cui proprio Conte e Letta sperano di riuscire a saldare una coalizione ampia per frenare la corsa di Lega e Fratelli d’Italia. Intanto, bisogna cominciare da Bologna, studiando il modello che ha permesso di mettere d’accordo tutti…
    Continua a leggere l’articolo sul settimanale The Post Internazionale-TPI, clicca qui.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version