Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    Il Governo approva il fondo per l’Alzheimer. La senatrice Guidolin a TPI: “Italia esempio nel mondo”

    Di Flavio Pagano
    Pubblicato il 20 Dic. 2020 alle 11:39 Aggiornato il 20 Dic. 2020 alle 11:43

    Il Governo approva il fondo per l’Alzheimer: “Svolta per milioni di famiglie”

    Ieri, in seduta notturna, la Commissione Bilancio alla Camera ha approvato l’emendamento che finanzia il Piano Nazionale Demenze e, per il milione e mezzo di persone che in Italia sono colpite dall’Alzheimer, ma anche per tutti i loro familiari, è una giornata storica: “Non esito a definirla una svolta epocale per tutte le vittime di Alzheimer”, ha detto a TPI, esultante, la senatrice del Movimento Cinque Stelle Barbara Guidolin, una delle ispiratrici e irriducibili sostenitrici di questo provvedimento.

    Una legge che ha anche il merito di accendere i riflettori sui curacari, cioè i familiari delle persone colpite da demenza, che spesso sono veri e propri eroi, e che vivono a loro volta una condizione difficilissima, destinata a segnare la loro esistenza per sempre.

    “È una svolta sia per le famiglie che si prendono cura dei propri cari malati, e lo fanno spesso in condizioni di estremo disagio e totale solitudine”, ha aggiunto infatti la Guidolin, “che per il personale sanitario e socio-sanitario che quotidianamente vive questa realtà. Ringrazio la collega Angela Ianaro per il valoroso impegno profuso nel portare avanti la nostra battaglia, ma non dobbiamo dimenticare che siamo soltanto al principio, perché adesso puntiamo ad ottenere il riconoscimento ufficiale e la tutela del caregiving familiare, nonché la riforma del profilo degli OSS (Operatori Socio Sanitari). Non potevo sperare in un regalo di Natale migliore di questo!”

    Cosa prevede la legge

    Come indicato al primo punto dell’art. 58 bis, l’emendamento prevede che il “Fondo per l’Alzheimer e le demenze”, venga finanziato con 75 milioni nei primi tre anni, promuovendo interventi nella gestione integrata delle demenze, cercando di diffondere e sperimentare le buone pratiche su tutto il territorio nazionale. La senatrice Guidolin ha anche rivolto un ringraziamento alla “Alzheimer’s Disease International”, con sede a Londra ma guidata dall’italiana Paola Barbarino, che sostiene l’adozione e l’implementazione dei Piani Nazionali per la Demenza da parte dei governi di tutto il mondo, e le numerose Associazioni che in Italia si occupano di queste patologie.

    Con questo provvedimento, l’Italia si pone in una posizione di primo pian per la qualità della ricerca, della assistenza medica, e per il valore straordinario delle reti di solidarietà che ha saputo mettere in campo da sempre, ma anche per l’attenzione che a livello istituzionale viene finalmente rivolta a questo tema decisivo per il nostro immediato futuro.

    Guidolin: “Questo è un primo passo”

    Guidolin ha infine sottolineato l’aspetto ‘pandemico’ delle demenze: “Le demenze rappresentano una priorità assoluta della Sanità pubblica mondiale. Il Global Action Plan on the Public Health Response to Dementia 2017-2025 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sollecitato gli stati membri a sviluppare piani di risposta ambiziosi e multi-settoriali. I prossimi passi saranno attuare il Piano Nazionale Demenze (PND) e l’emanazione da parte del ministro della Salute Roberto Speranza del decreto attuativo per l’ingresso degli OSS nell’area socio-sanitaria, già previsto dalla legge 3 del 2018. Non esito a dire, con grande orgoglio, che con questo provvedimento l’Italia si distingue nel mondo come autentico esempio di civiltà”.

    “Anche il viaggio più lungo comincia con un primo passo”, diceva Lao Tze, fondatore del taoismo: e il primo passo è stato fatto.

    Leggi anche: Per la prima volta in Italia una legge riconoscerà il ruolo di chi assiste i malati di Alzheimer / 2. “I malati di Alzheimer non li vuole nessuno, sua madre deve andare in manicomio”: la scioccante storia di una figlia tra Italia e Russia

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version