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    Tutti a casa? Non la leghista Ceccardi. Va a prendere 50 persone in Spagna e mortifica l’Italia che fa sacrifici

    Di Selvaggia Lucarelli
    Pubblicato il 15 Mar. 2020 alle 11:27 Aggiornato il 15 Mar. 2020 alle 12:10

    Susanna Ceccardi, l’europarlamentare leghista già famosa per alcune perle indimenticabili quali “Giusto che i medici calabresi guadagnino meno. La Calabria non è un’eccellenza italiana, non facciamo i buonisti”, si appresta a vincere il premio per la più bieca propaganda in piena emergenza Coronavirus. La leghista prediletta di Salvini e candidata alle regionali in Toscana, ha infatti eroicamente deciso che andrà a prendere 50 italiani andati in vacanza alle Canarie (più precisamente a Fuerteventura) e ora in attesa di tornare a casa, bloccati a Barcellona.

    I poverini erano volati in vacanza mentre il paese contava già i morti e gli italiani erano tutti potenziali untori, e ora non sanno come tornare a casa. Ed è così che la Ceccardi ha un’idea: noleggio un pullman e vado a riprenderli io. Dopo che sulla sua pagina Facebook, giorni fa, aveva scritto a tutti di restare a casa con tanto di foto ad effetto. Naturalmente ce lo fa sapere con video promozionali e post auto-celebrativi manco si apprestasse ad attraversare le solfatare bendata e a piedi nudi. Comunica, anche, che in Spagna caricherà 50 italiani scelti non si sa bene in base a quale criterio selettivo (forse sceglierà solo chi ha almeno un selfie con Salvini nella gallery del telefono) e che l’autobus ha 56 posti.

    Quindi, da Pisa, fa salire tre autisti, una dottoressa, un accompagnatore e a Savona carica pure l’ex ministro leghista Centinaio, quello che per chi lo avesse dimenticato aveva la casella email “terronsgohome”. Una roba da gita delle medie all’Italia in miniatura, solo che questa leggendaria cialtrona, nonostante il decreto nazionale, sta facendo una cosa molto seria. Molto diseducativa. Molto pericolosa. Primo perché per andare a riprendere gli italiani all’estero esiste la Farnesina e i suddetti italiani non sono sotto bombardamento aereo, ma a Barcellona. Secondo perché quell’autobus attraversa tre paesi, e sono tutti paesi in piena emergenza, soprattutto la Spagna (ricordiamo che oggi in Spagna è stata vietata la circolazione, ci sono 6.000 contagiati, 200 morti e il paese si appresta a diventare uno dei principali focolai d’Europa).

    Terzo perché riempire un autobus da 56 posti vuol dire non rispettare alcuna distanza di sicurezza, vuol dire che più i passeggeri potrebbero aver contratto il virus ed essere asintomatici, contagiando gli altri, vuol dire fregarsene di ogni norma, decreto, indicazione di buonsenso. E se è vero, come racconta, che la Ceccardi ha avuto tutte le autorizzazioni dal Governo e dalla protezione civile, questo è ancora più grave. Perché mai una politica in cerca di facile propaganda dovrebbe poter fare ciò che gli altri cittadini non possono fare?

    Abbiamo deriso, bacchettato, perculato quelli che assaltavano i treni per il sud, sanzioniamo quelli che vanno a farsi una corsetta sotto casa, cazziamo quelli che vanno al mare e poi l’eurodeputata può scorrazzare in pullman per l’Italia e l’Europa per portare a casa gli italiani che se ne stavano alle Canarie mentre qui si riempivano gli ospedali? Se ne deduce che chiunque di noi possa essere autorizzato, dunque, ad andare a prendere i figli in Olanda, le zie a Parigi, i cugini in Polonia, i fratelli in Marocco. Io domani noleggio un camioncino Bofrost e vado a recuperare due amici in Danimarca. E poi faccio come la Ceccardi, mi fotografo pure davanti al mezzo, con le mani in tasca e l’aria di chi ucciderà il Coronavirus a mani nude. Chissà se alla fine, tra l’altro, saremo costretti ad andare a riprendere anche lei.

    P.s. Tra i poveri italiani che la Ceccardi va a prendere in bus, guarda caso, c’è anche la consigliera leghista a Massa Sabrina Marchi. Una politica responsabile, che il 6 marzo, quando tutto il paese lottava con l’emergenza, era partita in vacanza con la famiglia.

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