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“Barriere architettoniche pure in Parlamento”: il racconto di Zoccano, primo membro non vedente del governo

Credits: Un giorno da Pecora
Di Beatrice Tomasini
Pubblicato il 10 Apr. 2019 alle 18:47 Aggiornato il 10 Apr. 2019 alle 18:48

“Sono il primo membro del governo non vedente, o cieco, che dir si voglia”. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con deleghe a Famiglia e Disabilità, Vincenzo Zoccano, si è raccontato oggi ai microfoni di “Un giorno da Pecora” su Rai Radio1.

Zoccano ha spiegato che le barriere architettoniche sono anche in Parlamento, soprattutto al Senato: “Prendiamo il sistema di voto: un non vedente non è in grado di monitorare il display del voto. Il mio assistente mi aiuta anche in questo senso”.

Assistente di cui ha bisogno anche alla Camera dei deputati: “Devo esser assistito da una persona, perché, ad esempio, alla Camera ci sono molto spesso atti cartacei. Quando i primi tempi vedevano il mio collaboratore sedersi sui banchi del governo c’è stato un po’ di sgomento”.

Il sottosegretario Cinque Stelle ha riportato anche di altri casi spiacevoli che ha dovuto affrontare: “Un deputato eccepiva sul fatto che con me ci fosse il mio assistente che non svolgeva funzioni di tecnico ma di ausilio agli atti cartacei. Poi questi problemi sono stati superati, ma è la cultura che manca, senza di quella non riusciamo a fare nulla”.

Zoccano, originario di Ariano Irpino, ha raccontato ai conduttori del programma Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, anche del suo passato da direttore d’orchestra e da cantante: “Feci anche una selezione per Sanremo, nel 2001. Un pezzo che si chiamava ‘Battiti’: sono arrivato 25esimo su 24”.

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