Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » News

“Avete respirato amianto?”: spunta un ‘assurdo’ questionario che imbarazza i Vigili del Fuoco del Ponte Morandi

I Vigili del Fuoco che hanno preso parte alle operazioni di soccorso durante il crollo del ponte Morandi a Genova si sono visti recapitare un questionario le cui domande sono "assurde" secondo il sindacato Usb

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 11 Ott. 2018 alle 20:18 Aggiornato il 11 Ott. 2018 alle 20:36

“Pensa di essere stato esposto anche in maniera occasionale, durante le operazioni di soccorso, a materiale contenente asbesto (amianto)?”. vigili fuoco genova amianto

Questa è una delle domande apparse su un questionario consegnato ai Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Bergamo, e ad altre sezioni dell’unità della Lombardia, che hanno preso parte ai lavori di soccorso durante il crollo del ponte Morandi a Genova.

La denuncia arriva da Costantino Saporito del sindacato Usb dei Vigili del Fuoco, che ha consegnato a TPI il documento con il questionario.

Saporito spiega a TPI: 

“Ci viene chiesto di fare un’autocertificazione su qualcosa che non possiamo sapere, anche su una patologia possibile che non è ascrivibile ai Vigili del Fuoco. In tutti questi anni, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non ha pensato né di tutelarci con l’Inail – e siamo gli unici a non averla – né di cominciare a parlare di medicina del lavoro. Quindi non si è mai parlato di malattie professionali come il mesotelioma. Se io dovessi contrarre la malattia lavorando, questa non mi è riconosciuta, perché non appartiene ai Vigili del Fuoco”.

Saporito racconta i rischi ai quali i Vigili del Fuoco sono sottoposti e le poche tutele di cui godono in ambito di salute: “Come sappiamo i vigili del fuoco di Bergamo sono stati i primi a essere esposti all’amianto, perché sono partiti subito in quanto sono un corpo specializzato nel recupero delle macerie. L’unità della Lombardia è una unità di eccellenza”.

“Siamo stati i primi”, racconta Saporito, “a denunciare la presenza di amianto sul ponte. Abbiamo richiesto la campionatura da parte dell’Arpac e non ci è arrivato nulla. Quindi: non abbiamo niente, l’amministrazione dice che non c’è nulla e poi ci fanno arrivare questo documento assurdo”.

Come racconta Saporito, “questa è la prima volta che vedo una cosa del genere ed è grottesco. Come lo fanno a dire? E poi cosa fai? Mi mandi in un ospedale? E con quale convenzione mi ci mandi? Mi togli dal servizio? Ci sono troppe domande. Ci hanno mandato solo un modulo, non sappiamo altro. Sembra quasi una presa in giro: io mi sono infortunato, eventualmente, nel luogo d’intervento e tu non lo sai? Che amministrazione sei? Non ti risulta un verbale, una traccia di infortunio e poi per caso mi chiedi ‘hai respirato l’amianto?’”.

“Pensavamo fosse una bufala, ma ora chiediamo spiegazioni”, ribadisce Saporito.

Il portavoce del sindacato Usb spiega come questo non sia il primo caso in cui i Vigili sono esposti ad Amianto ma nessuno abbia pensato alle tutele:

“Ad Amatrice abbiamo spostato oltre un quintale di amianto e nessuno ci ha fatto nulla, neanche un RX al torace, niente. Anche a Genova è stato ritrovato, solo che adesso c’è un modulo, chi andrebbe contro un modulo”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version