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Gli esilaranti video dei personaggi più assurdi di “Un giorno in pretura”

La trasmissione di Rai Tre ha segnato il racconto della storia giudiziaria italiana, ma ha regalato anche momenti di comicità involontaria diventati virali sui social

Di Luca Serafini
Pubblicato il 11 Gen. 2018 alle 16:20 Aggiornato il 12 Gen. 2018 alle 07:19

Da moltissimi anni ormai la trasmissione “Un giorno in pretura” rappresenta un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di processi e vicende giudiziarie.

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Il programma condotto da Roberta Petrelluzzi va in onda su Rai Tre dal 1988, e nel corso del tempo ha sempre più assunto la funzione di informare gli italiani sui casi più discussi e spinosi della storia giudiziaria del paese.

Tuttavia, spesso è proprio la realtà, anche quella più cruda che circonda crimini, omicidi e delitti di ogni genere, a regalare inarrivabili perle di involontaria comicità.

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Attorno al programma è quindi nato anno dopo anno un filone “cult” incentrato sulle performance più esilaranti di imputati, giudici e testimoni.

Proprio in questi giorni, una pagina Facebook intitolata “Non uscire il sabato per vedere un giorno in pretura”, che vanta più di 300mila “mi piace”, ha indetto un concorso per incoronare il personaggio più assurdo del programma.

Giovedì 11 gennaio è in programma la finalissima che, salvo inaspettati sovvertimenti del pronostico, sancirà la vittoria finale di Alberto Biggiogero, il controverso supertestimone del processo per la morte di Giuseppe Uva.

Biggiogero dovrebbe prevalere in finale su Daniele Pruscino, altro personaggio che ha scatenato l’ilarità di telespettatori e utenti dei social per il suo italiano “zoppicante” e il suo modo irriverente di rivolgersi ai giudici.

Ma ci sono altri personaggi che hanno arricchito nel corso del tempo il filone cult della trasmissione, e i cui video sono diventati virali.

Vi mostriamo una selezione dei sei personaggi più esilaranti e “folli” dei processi raccontati dal programma

1. Sofia Marini 

Si tratta di una delle testimoni più famose d’Italia. Stufa delle domande che le stava rivolgendo il pubblico ministero, Sofia Marini ha mostrato tutto il suo disappunto iniziando a “mangiare” il microfono posizionato davanti a lei.

2. Mario Vanni

Il più noto dei cosiddetti “compagni di merende”, i presunti complici di Pietro Pacciani per i delitti del mostro di Firenze, Mario Vanni ha regalato una performance rimasta nel cuore degli appassionati della trasmissione.

Ad un certo punto del processo, ha preso la parola dapprima per minacciare il pubblico ministero, e poi per esibirsi in una sorta di elogio del fascismo conclusosi con un paradossale “proclama”.

3. Alberto Biggiogero

Supertestimone del processo per morte di Giuseppe Uva, operaio di Varese morto il 14 giugno 2008 dopo una notte in caserma, Alberto Biggiogero si è rivelato da subito un personaggio assai controverso.

Nelle sue deposizioni abbondavano momenti di involontaria comicità. Tra questi, la sua risposta alla domanda del giudice su cosa intendesse nel definirsi “libero professionista” pur essendo disoccupato. Risposta: “molto libero, poco professionista”.

 

4. Daniele Pruscino

Padre di un imputato, Daniele Pruscino si è contraddistinto come uno dei personaggi più assurdi della storia di “Un giorno in pretura”. Non solo per il suo italiano quantomeno originale e perché riteneva normale non andare al matrimonio del figlio, ma anche per il suo attacco ai giudici.

Incalzato dalle domande del pm, Pruscino se ne uscì con un “Mi avere rotto i c…” a cui seguì un acceso alterco con il giudice, che lo zittì impietosamente.

5. Andrea Alongi

Importante testimone nel caso di Emmanuel Bonsu, studente ghanese picchiato dalla polizia che lo aveva scambiato per il complice di uno spacciatore, Andrea Alongi ha regalato perle quasi inarrivabili durante le sue deposizioni.

6. Avvocato Vittorio D’Angelo

L’avvocato di Denny Pruscino, figlio del Daniele Pruscino di cui sopra, ha mostrato uno stile difensivo alquanto bizzarro. Celebre il suo auto-elogio davanti al giudice (“Sto facendo delle domande, me lo dico da solo, perfette”).

 

 

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