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È vero che il Vaticano ha vietato le ostie senza glutine?

Le ostie completamente prive di glutine sono materia invalida per l'Eucaristia. Sono materia valida le ostie parzialmente prive di glutine, si legge nella lettera inviata ai vescovi dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del Vaticano

Di TPI
Pubblicato il 9 Lug. 2017 alle 10:51 Aggiornato il 4 Gen. 2018 alle 19:08
 La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del Vaticano ha inviato una lettera a tutti i vescovi del mondo sul pane e il vino per l’Eucaristia.

La lettera arriva poi a trattare il tema dell’ostia senza glutine, attualmente utilizzate dai cattolici celiaci: “Le ostie completamente prive di glutine sono materia invalida per l’Eucaristia. Sono materia valida le ostie parzialmente prive di glutine e tali che sia in esse presente una quantità di glutine sufficiente per ottenere la panificazione senza aggiunta di sostanze estranee e senza ricorrere a procedimenti tali da snaturare il pane.

Allo stesso modo, il mosto, cioè il succo d’uva, sia fresco sia conservato sospendendone la fermentazione tramite procedure che non ne alterino la natura (ad es. congelamento), è materia valida per l’Eucaristia, specifica la lettera.

Anche gli organismi geneticamente modificati possono essere considerati validi, si legge nella lettera.

Il documento prosegue poi soffermandosi su coloro che materialmente producono il pane e il vino dell’Eucarestia: “Quanti confezionano il pane e producono il vino per la celebrazione devono nutrire la coscienza che la loro opera è orientata al Sacrificio Eucaristico e ciò domanda loro onestà, responsabilità e competenza”.

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