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Un’Europa senza Italia?

Durante un’intervista, Rainer Brüderle, uomo di punta del Fdp, ha parlato di una possibile uscita dell’Italia dalla zona Euro

Di Amedeo G. Goria
Pubblicato il 19 Mar. 2013 alle 06:40

Il settimanale Der Spiegel ha riportato le parole di Brüderle, descrivendole come un gioco di pensiero, una congettura. “Può essere che l’Italia esca dall’Euro, l’unico modo per scongiurare la crisi è che il Paese affronti delle riforme drastiche”. L’Italia deve decidere se vuole adattarsi alle direttive europee, altrimenti deve trarne le conseguenze, ha rincarato il capogruppo al Parlamento.

La moneta unica è lo strumento fondamentale per lo sviluppo in Europa, ma “non si può essere obbligati a farne parte”. Chi è dentro deve attenersi alle regole del gioco, afferma Brüderle, e l’Italia ha dei problemi strutturali come la competitività, la mancanza di riforme e l’immobilità della politica, che devono essere affrontati. Anche la Germania ha intrapreso un cammino difficile negli ultimi decenni, come la riforma del mercato del lavoro ‘Hartz’, che porta la firma del governo Schröder (Spd), e questo è quello che anche l’Italia deve fare. “Non fare niente e lamentarsi che le cose vanno male è troppo semplice”, accusa l’alleato di governo della cancelliera Merkel.

I Liberali tedeschi si fanno portavoce del malcontento che serpeggia nel Paese. La Germania ha raggiunto i limiti della sostenibilità e non può farsi carico di tutti i problemi dell’Unione, “i contribuenti tedeschi non si possono fare carico delle mancanze degli altri Stati, le casse della Germania non devono diventare un self-service per tutta l’Europa”.

Nella stessa trasmissione anche il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, si è mostrato preoccupato per i risultati delle urne italiane. “Bisogna ragionare sull’orientamento populista delle elezioni italiane, l’Europa non deve essere associata solo con il rigore e l’austerità”, ha chiarito Asselborn. “Se un Paese come l’Italia diventasse ingovernabile, sarebbe un serio problema per l’euro”.

L’Italia è, infatti, tra i Paesi fondatori della Ue e soprattutto è la terza economia della zona euro, fa notare il settimanale di Amburgo. Una sua uscita dalla moneta comune avrebbe conseguenze inimmaginabili.

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