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È stato trovato l’uomo che ha sparato alla bimba rom di un anno a Roma

L'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma

Si tratta di un italiano sulla cinquantina che, secondo i carabinieri che stanno indagando sul caso, avrebbe fatto fuoco da un balcone con una pistola ad aria compressa, colpendo la bambina

Di Gianluigi Spinaci
Pubblicato il 24 Lug. 2018 alle 17:04 Aggiornato il 24 Lug. 2018 alle 17:54

È stato trovato l’uomo che martedì 17 luglio ha sparato a una bimba rom di un anno, che vive nel campo di via di Salone a Roma, ferendola gravemente alla schiena.

Si tratta di un italiano sulla cinquantina che, secondo i carabinieri che stanno indagando sul caso, avrebbe fatto fuoco da un balcone con una pistola ad aria compressa, colpendo la bambina.

Il piombino che è entrato nella schiena della bambina è entrato nella scapola destra ed è arrivato vicinissimo al cuore, provocando una lesione vertebrale che potrebbe causarle una paralisi.

Gli inquirenti, che hanno operato una perquisizione a casa dell’uomo dove hanno trovato una pistola e una carabina ad aria compressa, al momento non contestano la fattispecie dell’odio razziale.

L’uomo è ora indagato per lesioni gravissime e ha motivato il suo gesto affermando che voleva provare le nuove armi che aveva appena comprato.

I familiari della piccola hanno raccontato che la bambina si trovava in braccio alla madre, che stava camminando lungo via Palmiro Togliatti, quando la donna si è accorda che la piccola perdeva sangue dalla schiena.

Dopo essere stata portata all’ospedale Pertini e poi trasferita al Bambino Gesù, la bambina è stata sottoposta a un intervento chirurgico durante il quale le è stato estratto dal corpo un piccolo oggetto metallico molto simile a un piombino di una pistola ad aria compressa.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine per chiarire quanto accaduto.

Le reazioni di Zingaretti e Raggi

“La vicenda della bambina di un anno ferita alla schiena, probabilmente da un colpo di pistola ad aria compressa, è molto grave”, ha scritto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in una nota.

“Auspico sia fatta al più presto chiarezza sull’accaduto e che venga quanto prima assicurato alla giustizia il responsabile di questo ignobile gesto”.

Anche la sindaca Virginia Raggi ha espresso la medesima richiesta in un tweet:

Alla sindaca ha risposto Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 luglio, che si batte per i diritti dei rom.

“Virginia non sa. Che la bambina è stata ferita da una pallottola e se si salverà rischierà la paralisi”, ha scritto Stasolla su Facebook. “Che la bambina stava in braccio a sua madre mentre è stata colpita. Che la bambina viveva dalla nascita in una povera baracca. Che la bambina, in un anno e mezzo di vita, è stata già sgomberata 3 volte dalle ruspe comunali. Che probabilmente è stata colpita da chi non vuole i Rom in una città incattivita ed esasperata”.

“Virginia non sa, è più facile non vedere. È più facile non sapere. E intanto, anche oggi, donne e bambini sgomberati quattro insediamenti. E nei prossimi giorni sarà la volta dei bambini di Camping River. E intanto Virginia non sa”.

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