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“No Ta, Sì tav, Boh Tav”: la vignetta di Vauro per il Fatto censurata da Marco Travaglio

La notizia è stata data dal vignettista su Twitter

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 7 Dic. 2018 alle 20:29

“Sarebbe dovuta uscire su Il Fatto di domani sabato 8 dicembre, però il direttore Marco Travaglio ha deciso di non pubblicare”. Con questo messaggio pubblicato sul suo profilo Twitter, il vignettista Vauro ha annunciato che il suo ultimo lavoro è stato “censurato” da Travaglio.

Nel disegno si vedono tre manifestanti: un signore con la maglietta No Tav, una signora con la maglietta pro Tav, e il ministro delle Infrastrutture Danilo Tonielli con la maglia “Boh Tav”.

La posizione del direttore del Fatto Quotidiano in merito all’alta velocità che dovrebbe collegare Lione e Torino è ben nota, come dimostra l’editoriale pubblicato il 14 novembre in cui Marco Travaglio si è scagliato contro i manifestanti pro-Tav.

Secondo quanto scritto da Travaglio, i manifestanti conoscevano l’argomento Tav in maniera molto superficiale: “Dopo aver sorseggiato i fiumi d’inchiostro versati dai giornaloni sull’oceanica manifestazione Sì Tav di sabato a Torino, che ha visto sfilare nientepopodimenoché un torinese su 35 o un piemontese su 177, una domanda sorge spontanea: cosa sapeva tutta questa brava gente del Tav Torino-Lione?”, ha scritto il direttore del Fatto Quotidiano.

“Essendosi informati sui giornaloni che hanno sponsorizzato la Lunga Marcia, era prevedibile che organizzatori e partecipanti ne sapessero pochino, e che quel pochino fosse falso”.

Travaglio poi continua così: “I marciatori, e Salvini a ruota, ripetevano che l’opera va assolutamente ‘completata’ ma un’opera si completa quando è già iniziata e qui non è stato costruito nemmeno un millimetro di ferrovia […] Dunque non c’è nulla da completare”.

“Ora però le nostre disinformate madamine si sono montate la testa: chiedono udienza al Quirinale, danno ordini alla sindaca Appendino e al governo Conte, come se 25mila persone in piazza contassero più dei 10.935.998 italiani che hanno votato per i 5Stelle (No Tav) nel 2018 e dei 202.754 torinesi che nel 2016 hanno eletto la sindaca No Tav Chiara Appendino contro il Sì Tav Piero Fassino”, ha concluso il direttore nel suo editoriale.

“Invece i No Tav, che negli anni hanno portato in piazza ora 40 ora 50mila persone, non se li è mai filati nessuno. A parte, si capisce, i manganelli della polizia”.

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