Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » News

Marco Travaglio è stato condannato, per la seconda volta, a risarcire il padre di Renzi

Marco Travaglio e Tiziano Renzi

Il direttore del Fatto Quotidiano dovrà versare 50mila euro al genitore dell'ex premier per alcune frasi pronunciate nei suoi confronti durante un programma televisivo

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 16 Nov. 2018 alle 17:12 Aggiornato il 16 Nov. 2018 alle 17:14

Il giornalista Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, è stato condannato a risarcire 50mila euro a Tiziano Renzi, padre dell’ex premier Matteo Renzi, per aver pronunciato affermazioni diffamatorie nei suoi confronti.

Per Travaglio si tratta della seconda condanna nel giro di un mese per aver diffamato il padre di Renzi. A ottobre il tribunale civile di Firenze aveva imposto al Fatto Quotidiano un risarcimento da 95mila euro per una serie di articoli in cui il direttore definiva Tiziano Renzi “bancarottiere”. In quel caso Travaglio aveva annunciato ricorso con un editoriale polemico.

Questa volta la sentenza deriva da un’ospitata televisiva del giornalista, che durante una puntata del programma Otto e Mezzo, in onda su La7, aveva parlato dell’inchiesta Consip, che vedeva tra gli indagati proprio il padre dell’ex premier.

Secondo quanto riporta il quotidiano Il Foglio, nella pronuncia di condanna si rileva che le parole di Travaglio costituiscono una “offesa” nei confronti di Renzi senior, “tanto più grave in quanto si mettono in relazione” i suoi affari personali “con l’ascesa politica del figlio che, all’epoca dei fatti, era stato capo del governo e, quindi, figura istituzionale dalla quale tutti si attendono attenzione e sensibilità per gli interessi dello stato”.

Come già avvenuto in occasione della prima sentenza, Matteo Renzi ha commentato la condanna con un post su Facebook.

“Sono ovviamente contento per mio padre, ben difeso dall’avvocato Luca Mirco. Ma soprattutto vorrei condividere con voi un pensiero: bisogna sopportare le ingiustizie, le falsità, le diffamazioni. Perché la verità prima o poi arriva. Il tempo è galantuomo”, scrive l’ex premier ed ex segretario del Partito democratico.

“Ci sono dei giudici in Italia, bisogna solo saper aspettare. E verrà presto il tempo in cui la serietà tornerà di moda. Ci hanno rovesciato un mare di fango addosso. Nessun risarcimento ci ridarà ciò che abbiamo sofferto ma la verità è più forte delle menzogne. Adesso sono solo curioso di vedere come i TG daranno la notizia”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version