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Travaglio: “Condoni di Lega e M5s una vergogna, Berlusconi aveva più pudore”

Luigi Di Maio e Marco Travaglio. Credit: Ansa

Il direttore del Fatto Quotidiano, nel suo editoriale di martedì 16 ottobre, ha attaccato il governo gialloverde

Di Luca Serafini
Pubblicato il 19 Ott. 2018 alle 07:20 Aggiornato il 19 Ott. 2018 alle 07:57

Nel suo editoriale di martedì 16 ottobre, il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha attaccato il governo per alcune misure contenute nella Manovra di bilancio e approvate dal Consiglio dei ministri di lunedì 15.

Travaglio si è scagliato in particolare contro la cosiddetta pace fiscale, e ha messo l’accento anche su alcuni condoni contenuti nella Manovra.

“Il Corriere ha scoperto che nel decreto per Genova una manina ha infilato un decretino per Ischia terremotata, che prevede un condono tombale per le case abusive e pure un ‘contributo fino al 100%’ per ricostruire o ristrutturare nello stesso posto (sbagliato) quelle crollate ‘non totalmente abusive’. Non male, per un’isola con 28 mila abusi censiti su 64.115 abitanti (in media uno per famiglia)”.

Per Travaglio questa misura è ancora più spudorata rispetto ai condoni varati da Berlusconi: “Una vergogna che non aveva osato neppure B., autore di due condoni edilizi (1994 e 2003), ma un filino più limitati. È troppo chiedere il nome del proprietario della manina affinché sia licenziato in tronco, previo impegno a cancellare lo sgorbio in Parlamento; o, in alternativa, una rivendicazione ufficiale di Di Maio e Salvini con le motivazioni che li hanno spinti a condonare gli abusi nell’isola degli abusi?”.

Il direttore del Fatto si concentra poi sul tema della pace fiscale: “Siccome un condono tira l’altro, sta arrivando pure quello per gli evasori, camuffato spiritosamente da ‘pace fiscale'”.

“Tetto di 100 mila euro a parte (e si temeva molto peggio), non conosciamo il testo finale della cosiddetta ‘pace’, che naturalmente escluderà chi alla presunta guerra si è sempre sottratto pagando le tasse”.

Travaglio, nel suo editoriale, non lesina critiche al governo gialloverde anche per la sua doppia morale su indagati e condannati: “Ieri la Procura di Genova ha chiesto la condanna per falso e/o peculato di 21 ex e attuali consiglieri regionali liguri […] tra cui Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture”.

“Nel caso in cui Rixi fosse condannato, varrebbe ancora la regola del ‘governo senza condannati’, con le dimissioni di Rixi, o Lega e M5S farebbero un’altra eccezione dopo quella su Armando Siri, promosso a viceministro in barba al patteggiamento di 1 anno e 8 mesi per bancarotta fraudolenta?”.

Travaglio se la prende anche con Enrico Esposito, l’avvocato nominato da Di Maio come vicecapo dell’ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico e autore di numerosi tweet omofobi e sessisti: “O chiede scusa (e, per penitenza, rinuncia ai social per un anno) – incalza il direttore del Fatto – oppure al ministero dello Sviluppo si trova un legislatore un po’ meno indecente”.

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