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Tragedia di Ancona, rimesso in libertà il 17enne accusato di aver spruzzato lo spray

Di Laura Melissari
Pubblicato il 12 Dic. 2018 alle 17:34

Il Gip del Tribunale di Ancona ha rimesso in libertà il 17enne arrestato per la tragedia nella discoteca di Corinaldo, dove hanno perso la vita sei persone. Confermato l’arresto per due adulti arrestati con il minorenne.

Il giovane era stato iscritto nel registro degli indagati perché sospettato di aver spruzzato lo spray urticante che ha provocato il panico e la fuga dal locale. Il ragazzo era stato fermato per possesso di sostanze stupefacenti.

Gli inquirenti stanno indagando per omicidio preterintenzionale, lesioni colpose e dolose nei confronti del ragazzo accusato di aver utilizzato lo spray al peperoncino.

Risultano indagate anche altre sette persone per concorso in omicidio colposo aggravato in merito alla gestione del locale e alla sua sicurezza. Si tratta dei quattro proprietari del locale e i tre soci, di cui uno è anche l’amministratore.

Strage Ancona | Le vittime

Le vittime sono Asia Nasoni, 14 anni, di Senigallia; Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia; Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano; Mattia Orlandi, 15 anni, di Frontone; Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia; ed Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia, come ha riferito per primo il ministro Di Maio sul suo profilo Facebook.

Strage Ancona | La dinamica dell’incidente

La tragedia è avvenuta vicino una delle tre uscite di sicurezza del locale, su un ponticello che collega la discoteca al parcheggio. Alcuni ragazzi sono usciti di corsa e gli altri hanno iniziato a spingersi e si sono accalcati su quel ponticello, che per l’urto ha ceduto. Molti ragazzi sono finiti nel fossato sotto il ponticello, finendo schiacciati da altri.

“Stavamo ballando in attesa che cominciasse lo spettacolo di Sfera Ebbasta, quando abbiamo sentito un odore acre, siamo corsi verso una delle uscite di emergenza ma l’abbiamo trovata sbarrata, i buttafuori ci dicevano di rientrare…”, ha raccontato un testimone.

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