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Tragedia a Crotone, frana uccide tre operai e l’imprenditore Massimo Marrelli

La Procura della Repubblica di Crotone ha aperto una inchiesta sull'incidente

Di Anna Ditta
Pubblicato il 28 Ott. 2018 alle 09:55 Aggiornato il 28 Ott. 2018 alle 10:00

Tragedia a Crotone: una frana ha provocato la morte di quattro persone nella notte tra il 27 e il 28 ottobre nel territorio di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone.

Le vittime sono il noto imprenditore nel settore della sanità, Massimo Marrelli, proprietario del Marrelli Hospital di Crotone, e tre operai che si trovavano con lui: Santo Bruno, 53 anni, Luigi Ennio Colacino, 45 anni, Mario Cristofaro, 49 anni.

La Procura della Repubblica di Crotone ha aperto una inchiesta su quanto è accaduto.

I tre operai sarebbero dipendenti del gruppo Marrelli, di cui Massimo era proprietario e dirigente.

Accompagnati dall’imprenditore, erano usciti davanti la sua casa in località Sant’Anna per riparare una condotta fognaria danneggiata da una frana, ma intorno alla mezzanotte il terreno ha ceduto nuovamente, travolgendoli.

Sul posto, secondo quanto ricostruito fino ad ora, c’erano anche altri quattro operai, rimasti illesi, e che non hanno potuto fare altro che allertare i soccorsi.

All’alba di oggi i Vigili del fuoco di Crotone sono riusciti ad estrarre i corpi delle vittime.

Sul posto sono intervenuti, e hanno avviato le prime indagini, i Carabinieri della compagnia di Crotone, con il supporto del personale dell’Ispettorato del lavoro di Crotone e della sezione rilievi del Nucleo investigativo del comando provinciale Carabinieri di Crotone.

A provocare la frana sarebbe stato il maltempo: la zona è interessata da una pioggia battente ed era stata diramata un’allerta arancione che interessa gran parte della Calabria per la giornata di oggi.

“Il terribile incidente accaduto stanotte a Crotone lascia sgomenta un’intera regione”, hanno scritto in una nota il segretario generale della Cgil Area Vasta, Raffaele Mammoliti, del segretario dell’Ust Cisl Magna Graecia, Francesco Mingrone, del segretario generale della Uil Crotone Fabio Tomaino, da molto tempo, impegnati sul tema degli incidenti sul lavoro e vicini alle tante battaglie portate avanti dal Marelli Hospital.

“Oggi è il momento del dolore. Dello sconforto. Ma è, anche, il momento di dire nuovamente basta agli incidenti sul lavoro. Le riunioni sull’argomento – si legge nella nota delle tre sigle sindacali – sono state molteplici. Gli appelli a tutti gli organi competenti pure. Eppure, ancora oggi, ci ritroviamo costretti a piangere quattro morti. Alle loro famiglie va la nostra vicinanza”.

“La famiglia Marelli ha investito nella nostra terra dando possibilità di lavoro a tante persone. E le battaglie portate avanti per la sanità crotonese sono, infatti, state da sempre al centro di importanti e vibranti battaglie sindacali. Oggi, più che mai, ci sentiamo di rinnovare i sentimenti di vicinanza e solidarietà – oltre che alla famiglie delle vittime – a tutti i lavoratori del Marelli Hospital con cui, più volte, ci siamo ritrovati gomito a gomito per difenderne i diritti”.

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