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Toninelli in Sardegna dichiara guerra a Tirrenia: “Porremo fine al monopolio sui traghetti”

Di TPI
Pubblicato il 17 Gen. 2019 alle 13:05 Aggiornato il 17 Gen. 2019 alle 13:11

“Porremo fine al monopolio della Tirrenia in Sardegna”. Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, a Cagliari per la campagna elettorale per le regionali e le suppletive del collegio del capoluogo per la Camera, dichiara guerra alla compagnia simbolo delle vacanze estive degli italiani nell’isola.

Dopo Autostrade, quindi, il ministro mette nel mirino un altro colosso dei trasporti, annunciando una nuova gara nel luglio del 2020 e sottolineando che “chi la vincerà dovrà rispettare delle condizioni paritarie tra i suoi interessi legittimi di guadagno e i vantaggi da garantire in termini di utilità sociale per il popolo sardo”.

“Verrà finalmente scritta una convenzione in cui al centro vengono posti i cittadini sardi e non gli interessi di una compagnia che ha preso tantissimi soldi pubblici e ha aumentato i prezzi”, ha spiegato il ministro, perché “l’attuale gestione è una cosa sconvolgente”.

Nella nuova convenzione “al centro ci saranno i cittadini sardi e non di una compagnia che ha preso 72 milioni di finanziamenti pubblici e in più ha aumentato i prezzi delle tariffe”. Uno “scandalo”, per Toninelli, “che ho trovato in tutti i dossier, in tutte le convenzioni” quando si è occupato del caso Autostrade. “È lì che ho scoperto che lo stesso vale per la convenzione con Tirrenia”.

“Faremo una gara nel luglio del 2020 e chi la vincerà dovrà rispettare in maniera paritaria i suoi vantaggi – legittimi – di guadagno e i vantaggi che sono legittimi in tema di utilità sociale per il popolo sardo”.

Con questa posizione Toninelli svela le carte di quello che è l’obiettivo del Movimento 5 stelle in Sardegna, dove sarà battaglia anche con la Lega di Matteo Salvini: drenare voti alle forze politiche “civiche”, soprattutto di centrodestra, per togliere terreno all’alleato di governo.

In prima fila, sulla battaglia contro la convenzione Tirrenia c’è, da tempo, Unidos dell’ex governatore (ed ex esponente di Forza Italia) Maurizio Pili che ha lanciato la scorsa estate una petizione che, letta oggi, potrebbe sembrare scritta dal Movimento 5 stelle.

“Lo sapevi” scrive Pili nel testo della sua petizione su Change.org “che una famiglia di quattro persone, due adulti e due bambini, se vogliono prendere un traghetto Tirrenia per la tratta Genova – Olbia, sono costretti a pagare oltre 1000 euro? E purtroppo non ci sono molte altre alternative, dato che la compagnia Moby-Tirrenia detiene quasi tutto il mercato sulle tratte da e verso la Sardegna”.

Ora Unidos, in Sardegna, un alleato in più nella guerra contro Tirrenia. E un nemico “pesante” alle prossime regionali.

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