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“La nostra guerra è contro Uber e gli abusivi in generale, non contro gli NCC”: parlano i tassisti

Pasquale Merlo, un rappresentante delle proteste dei tassisti, commenta a TPI il decreto "Disposizioni urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea"

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 28 Dic. 2018 alle 09:58 Aggiornato il 28 Dic. 2018 alle 13:34

“Gli NCC si lamentano che il decreto è stato approvato all’una di notte, ma conoscono il motivo? Dopo 5 giorni di manifestazione continua, noi tassisti avevano consegnato una nostra bozza di proposta di decreto al ministro, bozza che è stata modificata all’ultimo momento. A quel punto abbiamo deciso di incrociare le braccia e fermarci in tutta Italia. Con un’ora di sciopero abbiamo bloccato il Paese, nemmeno noi credevo di riuscire a far tanto, ma questo la dice lunga sul nostro ruolo”.

Pasquale Merlo è uno tra i tassisti più attivi e conosciuti nelle proteste. È tra coloro che dal 19 dicembre, e per cinque giorni, hanno incrociato le braccia in tutta Italia paralizzando di fatto il traffico delle grandi città.

A TPI Pasquale commenta il decreto “Disposizioni urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea”, approvato dal Consiglio dei ministri il 22 dicembre e le relative proteste degli NCC.

“Se si fermano i tassisti, i disagi sono evidenti a tutti, se si fermano gli NCC nessuno se ne accorge. Erano tutti a piedi: fermi porti, aeroporti e stazioni. La categoria taxi è più forte perché dà un servizio pubblico. Il decreto appena approvato non è una cosa che ci soddisfa a pieno, ma nel bene o nel male l’abbiamo accettato perché apre alle province”.

Però gli NCC sostengono che ormai il ministro Toninelli si sia schierato dalla vostra parte.

Ma non è vero. Peraltro va detto che noi siamo con i noleggiatori, l’ANAR ad esempio, i noleggiatori di Roma, stanno con noi, così come le province, scioperano con noi. È una falsa informazione che noi siamo contro i noleggi. Noi siamo contro chi è abusivo, chi è illegale. Il noleggio regolare da noi è rispettato, è un altro lavoro.

A Roma ci sono 8.000 taxi, 1.800 noleggiatori di Roma ufficiali, e qui si parla di 11.000 abusivi che non fanno più i noleggiatori, bensì lavorano con Uber. Fanno i tassisti, non è possibile.

Questo decreto quindi è passato per sconfiggere Uber?

Non è solo, ma certamente è anche per Uber. Nel momento in cui vai in giro e inizi a fare l’abusivo in giornate come il sabato, quando ci sono i clienti a terra, e cominci a dire “taxi, taxi”, ti stai comportando in modo scorretto. Non sono taxi, non potrebbero nemmeno usarla la parola “taxi”.

Siamo l’unico Paese al mondo che regolamenta taxi e NCC come servizio pubblico, nel mondo l’NCC è privato, non è pubblico. Il noleggio è noleggio, la limousine è limousine, il taxi è taxi. Il taxi gira per la città, non la limousine. La limousine la chiami privatamente.

Cosa pensa delle voci che circolano adesso su scontri e minacce tra tassisti ed NCC?

Io sono leader dei “soffocati”, veniamo additati come fascisti, facinorosi, delinquenti, ma noi le minacce non le abbiamo mai fatte. Non abbiamo mai fatto aggressioni. Quando ci fu il decreto Lanzillotta noi non ce la prendemmo mica con i noleggi. Demmo una risposta direttamente al Governo con i 5 giorni di sciopero. Ma questo come tassisti. Per noi il Governo aveva sbagliato. E all’epoca il M5S era all’opposizione.

E i rapporti con l’attuale governo come sono?

Non sono più come prima. Siamo rimasti delusi. È inutile che dicono che siamo con loro. Sono due anni che io ad esempio non ho più contatti con i Cinque Stelle. Sono stato deluso, come molti altri tassisti. Adesso il Comune di Roma ci farà la taxi web, un altro colpo alla nostra categoria, e noi protesteremo contro la Raggi.

In cosa consiste?

Ci vogliono mettere su una piattaforma, quando in realtà una piattaforma già esiste ed è del comune di Roma. Non ci possono mettere su una piattaforma intestata a una società terza. In pratica, ci vogliono far fare come in Grecia, dove tu su questa piattaforma conferisci la licenza, e sei obbligato a rimanerci alle loro condizioni.

Quindi non ce l’avete con i noleggiatori?

No, ripeto, ce l’abbiamo con gli abusivi. Anzi, il comune di Roma dovrebbe dare più licenze agli NCC, altrimenti non si riesce a sostenere i numeri. 11.000 noleggi fuori Roma fanno lavoro, se te ne rimangono 1.000, gli altri chi li sostituisce? 1.200 noleggi di Roma sono pochi, ne facessero 2.000 così si calmano anche le acque e possono lavorare tranquillamente.

Con noi scioperano persino i noleggiatori di Romae sono contenti di quello che abbiamo fatto perché ci guadagnano anche loro. I noleggiatori affittano le licenze a un valore maggiorato adesso: una licenza di Frascati, fino a ieri, la concedevano a 300 euro al mese, adesso ci vogliono minimo 700 euro. Loro guadagnano con il fatto che noi abbiamo fatto rispettare la legge.

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