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Tav, il consiglio comunale di Torino approva lo stop all’opera

Credit: Getty Images

Il Consiglio comunale ha chiesto di sospendere l'opera in attesa di ricevere i risultati dell'analisi costi/benefici

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 29 Ott. 2018 alle 18:32

Il Consiglio comunale di Torino ha approvato a larga maggioranza, con 23 voti a favore su 25 presenti in aula, l’ordine del giorno presentato dal M5s contro la Tav.

Il Comune ha quindi detto di no alla realizzazione del progetto di alta velocità ideato per collegare Torino con la città francese di Lione e ha chiesto di sospendere l’opera in attesa di ricevere i risultati dell’analisi costi/benefici.

“La Giunta comunale è assolutamente favorevole a questo atto. L’atto dice solo che abbiamo bisogno di dati e di sapere se c’è una sostenibilità economica dell’opera”, ha spiegato l’assessore ai Rapporti col consiglio e all’Ambiente, Alberto Unia.

Tensione in Consiglio – Nel corso della discussione in Consiglio si sono raggiunti momenti di alta tensione, con alcuni esponenti del Pd e degli altri partiti di opposizione che hanno esposto cartelli con la scritta “Torino sì Tav”.

Gli esponenti del Pd sono stati richiamati all’ordine più volte dal presidente del Consiglio comunale, Fabio Versaci, e ha anche espulso la consigliera Maria Grazia Grippo del Partito democratico.

Nel corso della discussione è stato allontanato dall’aula del consiglio anche Piero Fassino, ex sindaco di Torino, insieme agli altri membri del Pd.

“Mi spiace per quanto accaduto, ma ci sono delle regole. Io non ho gradito quello che avete fatto”, ha commentato il presidente del Consiglio comunale.

Anche fuori dal Comune di Torino si sono registrati momenti di tensione tra i rappresentanti del Movimento No Tav e chi invece sostiene la realizzazione del progetto.

Il Mit – La notizia dell’approvazione dell’ordine del giorno sulla Tav è stata commentato anche dal Ministero dei Trasporti.

“Il Ministero delle Infrastrutture assicura massimo impegno per il rilancio delle opere in Piemonte, a prescindere dalla Tav”, è quanto si legge in una note del Mit.

“I piemontesi sappiano che la valorizzazione infrastrutturale della Regione è al centro del mandato del ministro Toninelli e che l’obiettivo del rilancio prescinde da quelli che saranno gli esiti dell’analisi costi-benefici e dalla decisione sul Tav Torino-Lione, decisione che comunque non tarderà ad arrivare”.

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