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Storie da 2015

I reportage sul campo, le inchieste, i racconti dei giornalisti di TPI nel 2015

Di TPI
Pubblicato il 29 Dic. 2015 alle 19:31

Qui di seguito abbiamo raccolto i reportage sul campo, le inchieste, i commenti e le analisi dei giornalisti di TPI nel 2015. Nel corso dell’anno abbiamo pubblicato molte altre storie, racconti e pezzi d’opinione appartenenti a giornalisti che collaborano saltuariamente. In questa lista che segue ci siamo limitati a segnalare quelle realizzate da noi della redazione.

REPORTAGE SUL CAMPO 

— UN MESE IN MARE CON GLI ITALIANI CHE SALVANO I MIGRANTI Giulio Gambino di TPI ha passato un mese a bordo di una nave della Marina militare italiana al largo della Libia per documentare il soccorso dei migranti 

— BELGISTAN Davide Lerner di TPI vi porta nel comune vicino a Bruxelles dove la polizia ha arrestato sette presunti attentatori per gli attacchi di Parigi

— IL GENOCIDIO DI SREBRENICA L’11 luglio si ricordano le oltre 8mila vittime del genocidio di Srebrenica, ferita ancora aperta nel cuore della Bosnia

— HA RIAPERTO L’AMBASCIATA AMERICANA A CUBA DOPO 54 ANNI Sono stati ripristinati i rapporti diplomatici con gli Stati Uniti e si apre al mercato privato. Ma Cuba vuole rimanere se stessa

— QUEL CHE RIMANE DELL’AEROPORTO DI DONETSK Il reportage del giornalista italiano Pietro Guastamacchia da Donetsk, in Ucraina

— IL BOOM DELLE BARCHE A LONDRA In 10mila vivono sulle barche per sfuggire alla bolla immobiliare. Ma ora anche la “boat bubble” è sul punto di scoppiare

— UNA GIORNATA A DEBALTSEVE Nell’est dell’Ucraina proseguono i combattimenti: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 130 colpi di artiglieria pesante. Reportage di Pietro Guastamacchia da Debaltseve, Ucraina 

— COSA VUOLE DIRE VIVERE DA RICHIEDENTE ASILO IN ISRAELE Nel 2012 il governo Netanyahu ha approvato la legge anti-infiltrazione, che prevede che i richiedenti asilo arrivati illegalmente in Israele vengano imprigionati

— LO SCAMBIO DI PRIGIONIERI DI GUERRA TRA L’UCRAINA E I RIBELLI SEPARATISTI Nel 1943 in questa terra furono decimati gli alpini italiani. A 72 anni di distanza, la stessa terra è teatro degli scontri tra ucraini e separatisti filorussi. Reportage di Pietro Guastamacchia e foto di Gabriele Micalizzi  

— LA GRANDE FUGA DEGLI EBREI FRANCESI Nell’ultimo decennio sono più che raddoppiati gli ebrei che hanno lasciato la Francia per trasferirsi in Israele

CHE FINE FA IL CIBO CHE NON MANGIAMO Secondo i dati della Fao, ogni anno un terzo del cibo mondiale prodotto e messo in commercio viene sprecato, e inquina l’ambiente 

— ESSERE DONNA E IMMIGRATA A ROMA La storia di tre donne, molto diverse tra loro, unite dall’occupazione multiculturale di un ex albergo alla periferia di Roma 

— CHI CUCE LA TUA MAGLIETTA? Nita è una ragazza cambogiana di 22 anni. Cuce le magliette per H&M, Nike e Levi’s, guadagna 75 euro al mese e mangia con 70 centesimi al giorno. L’industria tessile rappresenta il 90 per cento delle esportazioni della Cambogia e conta un totale di circa 500mila operai. Monica Pelliccia e Carla Fajardo sono andate in Cambogia per raccontare la sua storia su TPI 

— ESSERE UN RIFUGIATO IN ISRAELE Siamo andati a visitare il centro di detenzione israeliano di Holot per conoscere i richiedenti asilo che da Israele rischiano di essere rimandati in Africa 

ANALISI

— È ARRIVATA L’ORA DI LEGALIZZARE LA PROSTITUZIONE? I pro e i contro a confronto, punto per punto, senza giri di parole 

— COS’È L’ITALICUM, SPIEGATO SENZA GIRI DI PAROLE Come funziona, quando entra in vigore, i capilista bloccati, la novità del ballottaggio, il voto degli studenti Erasmus. Cose utili da sapere sulla nuova legge elettorale

— L’ISIS SPIEGATO Che cos’è l’Isis e che cosa vuole Abu Bakr al-Baghdadi, la guida di questo gruppo armato che terrorizza il mondo. E cosa è diventato un anno dopo 

— COS’È SYRIZA Cos’è, cosa vuole e chi c’è dietro Syriza, il partito greco di sinistra radicale che ha messo sotto sopra il sistema politico in Grecia 

— CHI È ERDOĞAN, SENZA GIRI DI PAROLE Da piccolo vendeva limonata per le strade, adesso guida 81 milioni di turchi. Ma il suo potere vacilla, almeno per due motivi 

— COSA SONO LE MARAS Hanno decine di migliaia di membri tra Stati Uniti e America centrale e sono tra le gang più pericolose al mondo 

— CHI SONO SUNNITI E SCIITI Da dove vengono, chi sono, in quali Paesi vivono e perché combattono, spiegato senza giri di parole 

— COS’È IL GIUBILEO DI ROMA, SENZA GIRI DI PAROLE L’8 dicembre si è aperto il Giubileo straordinario della misericordia. Cos’è precisamente e cosa rappresenta per la Chiesa cattolica?

CHI SONO I CASAMONICA, senza giri di parole 

— PERCHÉ LE BORSE IN CINA SONO CROLLATE Nel mese di agosto i mercati cinesi sono scesi a picco, scatenando reazioni a catena nelle borse di tutto il mondo. Ma perché sono crollati? E la Cina è davvero in crisi?

— IL BOOM DELL’INDUSTRIA MUSICALE DELL’ISIS L’Isis vede nella musica un mezzo potente per la propaganda, a tal punto da aver creato una vera e propria industria del settore, tra case di produzione e una radio

— A CHE GIOCO GIOCA LA RUSSIA IN SIRIA Perché il governo russo ha deciso di intervenire in Siria. L’analisi di Davide Tramballi 

LA LIBIA 4 ANNI DOPO GHEDDAFI La Libia, quattro anni dopo la caduta del dittatore Gheddafi, si trova oggi allo stato di natura, scrive Carlo Brenner 

COMMENTI 

— SETTE GENNAIO 2015, scolpitevi nella mente questa data. L’attentato a Charlie Hebdo ha tutti i requisiti per fare la storia, per rivelarsi uno spartiacque epocale nella storia europea e dei suoi rapporti con l’Islam, scrive Davide Lerner 

— PARIGI ERA UNA TRAPPOLA: NON CI CASCATE L’opinione della giornalista italiana e musulmana Sabika Shah Povia dopo gli attentati di Parigi  

— IL GENOCIDIO ARMENO, CENTO ANNI DOPO Il 24 aprile 2015 ricorre il centesimo anniversario dall’inizio del genocidio degli armeni, che tra il 1915 e il 1923 costò la vita a un milione e mezzo di persone 

COME UN INTELLETTUALE DA SALOTTO HA PORTATO LA LIBIA NEL CAOS. La Libia di Gheddafi, nonostante tutto, era molto meglio di quella di oggi: un Paese nel caos portato alla capitolazione da un filosofo francese alla ricerca di brividi. Il commento di Carlo Brenner 

— IL RISTORANTE CHE HA FATTO DIMETTERE UN SINDACO Il giornalista italiano Stefano Mentana è andato a pranzo al ristorante di Roma che è costato la poltrona a Ignazio Marino 

— È TROPPO FACILE INCOLPARE I ROM Il dolore per un incidente stradale avvenuto a Roma il 27 maggio è stato trasformato in odio, rivolto indistintamente verso tutti i rom 

 11 BANCHE ITALIANE FINANZIANO I PRODUTTORI DI ARMI ATOMICHE Sono 11 gli istituti bancari italiani che hanno concesso finanziamenti per oltre 4 miliardi di euro a compagnie internazionali coinvolte nella produzione di armi nucleari 

— LA PRIMA MODELLA CHE INDOSSA IL VELO IN OCCIDENTE Mariah Idrissi, una ragazza musulmana di 23 anni, è stata scelta per il nuovo spot di H&M. Indossa il tradizionale velo islamico

— COME NUTELLA È DIVENTATA LA NUTELLA La storia di Michele Ferrero e il successo della Nutella devono ricordare l’importanza della passione e delle buone idee 

— IL PROBLEMA NON SONO GLI SCAFISTI La lotta agli scafisti non metterà fine alle morti in mare. Bruxelles deve adottare leggi che consentano più facilmente l’ingresso in Europa

— SE MUOIO VA BENE I migranti tentano di attraversare la Manica nascondendosi nei camion lungo il tunnel che separa Francia e Regno Unito. Ma continuano a morire nell’indifferenza generale

— QUANDO ERANO TEDESCHI I RIFUGIATI CHE ATTRAVERSAVANO L’EUROPA L’11 settembre 1989, Austria e Ungheria dovettero aprire i propri confini per far passare migliaia di rifugiati: quei rifugiati erano tedeschi

— I RIFUGIATI SONO I NOSTRI FUTURI SPOSI Un numero sempre più grande di cittadini sta esprimendo il proprio dissenso nei confronti della politica di chiusura delle frontiere applicata da molti governi in Europa 

— LA TURCHIA DIVENTERÀ COME LA LIBIA DI GHEDDAFI NEL FERMARE I MIGRANTI In seguito agli accordi tra l’Unione europea e la Turchia, Ankara potrebbe ereditare il ruolo che fu di Tripoli nel fermare i migranti

— L’ACCORDO TRA UE E TURCHIA SULL’IMMIGRAZIONE METTE A RISCHIO I DIRITTI UMANI DEI RIFUGIATI L’Ue ha promesso fondi per tre miliardi di euro ad Ankara per controllare i flussi dei migranti che ora rischiano di venire arrestati e morire nelle delle carceri turche

— DONNE COME BENI DI CONSUMO IN CINA Un economista ha proposto di consentire agli uomini più poveri, che non possono mantenere una famiglia, di condividere un’unica moglie 

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