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Da Ravenna a Corinaldo: tutti i precedenti dell’uso dello spray al peperoncino nei concerti di Sfera Ebbasta

Una tecnica per compiere furti creando il panico molto ricorrente durante i concerti di musica trap

Di Antonio Scali
Pubblicato il 10 Dic. 2018 alle 08:09

Ravenna, Mondovì, Cinisello Balsamo. E poi Corinaldo, con la tragedia in discoteca che ha causato la morte di sei persone, cinque ragazzi e una mamma.

Episodi in città diverse ma che hanno punti in comune: in tutti questi casi i ragazzi si trovavano a un concerto di Sfera Ebbasta, noto trapper amato soprattutto dai giovanissimi.

Un altro elemento comune di questi episodi – per fortuna non tutti tragici come quello dell’8 dicembre 2018 nelle Marche – è l’utilizzo dello spray al peperoncino.

Bombolette che in Italia sono legali per l’autodifesa dal 2011, ma che vengono utilizzati da alcune bande per commettere rapine e furti sfruttando il caos causato dalla calca.

Per questo episodi del genere si verificano soprattutto nei concerti.

Quelli di Sfera Ebbasta sono obiettivi ricorrenti. Il primo episodio che lo riguarda risale al 10 dicembre 2017, a Ravenna, in particolare all’Onyx Club di Russi.

In pochi minuti, mentre fuori tanti giovani erano ancora in attesa di entrare, si è scatenato il panico.

Solo il rapido intervento della sicurezza, che ha invitato i ragazzi alle prese con bruciore agli occhi e crisi respiratorie ad uscire, ha evitato che nel fuggi fuggi generale qualcuno si facesse male.

Episodio analogo a luglio 2018 per un altro concerto del noto trapper a Cinisello Balsamo, al Rugby Sound all’isola del Castello.

Nessun ferito, il concerto è stato portato a termine regolarmente.

Pochi mesi dopo, l’8 settembre, a Mondovì, durante il Festival Wake Up.

Furti, spray al peperoncino per creare il panico e concerto interrotto per qualche minuto.

Una dinamica simile a quanto avvenuto nel 2017 in un’altra tragedia, quella in piazza San Carlo a Torino per la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, che ha causato un morto e decine di feriti.

Ma episodi del genere non riguardano chiaramente solo i concerti di Sfera Ebbasta.

Sempre a Mondovì ma un anno prima, nel 2017, lo spray al peperoncino è stato usato in un concerto di un altro famoso artista trap, Ghali.

In quel caso un dodicenne è finito in ospedale.

Nel marzo 2018, inoltre, al concerto di Gué Pequeno al Vox di Nonantola l’utilizzo dello spray urticante ha causato un fuggi fuggi nel locale.

Un gruppetto di giovani è stato denunciato e consegnato ai carabinieri per l’accaduto.

L’ultimo caso a novembre 2018 all’Alcatraz di Milano durante l’esibizione di Achille Lauro.

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