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Dove guarderemo il calcio in tv dopo la vendita dei diritti della Serie A a MediaPro

La possibile rivoluzione per milioni di tifosi e appassionati che potranno seguire le partite anche sulle Iptv (tv su internet) e sui telefonini

Di Gianluigi Spinaci
Pubblicato il 6 Feb. 2018 alle 15:14 Aggiornato il 6 Feb. 2018 alle 15:14

MediaPro ha vinto la gara per i dritti tv del campionato italiano di Serie A per il triennio 2018/2021.

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La notizia potrebbe segnare una rivoluzione per i milioni di appassionati di calcio che, secondo le intenzioni della società spagnola, potranno seguire le gesta dei propri sportivi anche sulle Iptv (tv su internet) e sui telefonini.

Nel termine di 45 giorni l’Autorità garante della concorrenza e del mercato sarà chiamata a dare il consenso definitivo per l’assegnazione a MediaPro dell’esclusiva sulle immagini dai campi del massimo campionato italiano.

A quel punto gli utenti avranno un’idea più chiara sull’offerta fornita dalle varie emittenti, che dipenderà dagli accordi commerciali che gli spagnoli raggiungeranno con i vari operatori che tradizionalmente trasmettono la Serie A come Sky e Mediaset e con quelli che utilizzano la piattaforma Internet come Perform o Tim.

L’offerta giusta alla Lega Serie A è stata di un miliardo e 50 milioni, più mille euro all’anno per superare la base d’asta.

La grande sconfitta è proprio Sky, convinta fino all’ultimo di non poter essere preferita a nessun altro concorrente, e che adesso minaccia azioni legali nei confronti della Lega Serie A, con Mediaset che invece era ben conscia dall’inizio di non poter raggiungere una cifra competitiva.

L’offerta di MediaPro è riuscita perfino a mettere d’accordo tutti i 20 presidenti delle squadre del campionato, impresa titanica di questi tempi.

La svolta potrebbe segnare la creazione di un canale autonomo della Lega, all’interno del quale potrebbero in futuro confluire le trasmissioni delle partite di Serie A.

Il Gruppo MediaPro è stato fondato a Barcellona nel 1994, si è fuso con il Gruppo GlobMedia nel 2006 e, insieme all’azienda leader mondiale nell’ambito delle comunicazioni e del marketing Wpp e Torreal, ha dato vita al Gruppo Imagina, ad oggi il principale fornitore di contenuti multimediali in Europa.

MediaPro, che vanta oltre 6mila dipendenti con un fatturato di oltre 1,6 miliardi di euro nel 2017, gestisce i diritti della Liga, la Serie A spagnola, la Ligue1 francese e i massimi campionati di Portogallo, Grecia, Turchia, Colombia, Bolivia, Kenya, Gabon e Mozambico.

Le tecnologie offerte dal colosso iberico sono le più avanzate, dal 4K-Hdr alle riprese a 360 gradi, supportate dal sistema di analisi Mediacoach, capace di raccogliere oltre 3mila dati statistici.

MediaPro è stata recentemente tirata in ballo anche in alcune questioni giudiziarie, con l’indagine dell’Antitrust spagnola sulle presunte pratiche anti concorrenziali della tv online e l’inchiesta sul Fifagate dell’Fbi che l’ha coinvolta per l’assegnazione dei Mondiali del 2022 in Qatar.

Come detto, fino alla pronuncia dell’Antitrust, è difficile fare previsioni, ma non è escluso che gli operatori che trasmettono il calcio in Italia debbano ricalibrare il valore del prodotto.

L’intenzione degli spagnoli, che agiscono come intermediari, sembra quella di dialogare con tutte le piattaforme, in modo di aprire il mercato a quelle emergenti.

Se i diritti dovessero essere venduti per piattaforma e non per prodotto, i trasmettitori italiani potrebbero essere costretti, infatti,  a rivendere ai propri clienti e abbonati pacchetti unici sulla Serie A e non più collegati ad altre competizioni o altri sport come avviene attualmente.

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