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Quanti sono davvero gli immigrati in Italia

Credit: Paolo Manzo / NurPhoto

Il dibattito pubblico sul fenomeno migratorio tende ad evidenziare una serie di emergenze che i dati in realtà smentiscono

Di Marta Perroni
Pubblicato il 5 Feb. 2018 alle 13:05 Aggiornato il 8 Feb. 2018 alle 12:00

Il dibattito sui fenomeni migratori sta attraversando in Italia una fase particolarmente delicata. Ma le cause sono da ricondurre a una combinazione di fattori economici, ambientali, politici e sociali che da sempre inducono e influenzano le migrazioni.

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A questo vanno aggiunti i fattori della prosperità economica e della stabilità politica dell’Unione Europea e, nel caso specifico, anche dell’Italia, che hanno esercitato una forte attrazione per chi si trova in difficoltà e decide di abbandonare il proprio paese.

Ciò che però sembra emergere dal dibattito politico sul fenomeno migratorio è che questo sia un problema recente e, soprattutto, un’emergenza.

Ma è davvero così?

Le rilevazioni Istat e del ministero degli Interni sugli arrivi e sulla presenza dei cittadini stranieri nel nostro paese negli ultimi due anni ridimensionano notevolmente questi allarmi.

Innanzitutto i nuovi flussi non sempre danno luogo a una presenza destinata a radicarsi sul territorio. Ad esempio, tra i migranti giunti in Italia nel 2012, solo il 53,4 per cento era ancora presente al primo gennaio 2017.

I cittadini non comunitari regolarmente presenti al primo gennaio 2017 erano invece 3.714.137, di cui il 58 per cento donne e il 21,9 per cento minori, in totale il 5 per cento in meno di quelli presenti nel 2016.

Se si confrontano i dati degli ingressi in Italia di cittadini extraeuropei in cerca di asilo, sono state 227mila le persone che hanno chiesto un permesso di soggiorno nel 2016, di cui ben 78mila per motivi umanitari. Il totale risulta essere comunque diminuito anch’esso del 5 per cento rispetto al 2015.

Se si parla poi di acquisizioni di cittadinanza, ne sono state contate 184.638 nel 2016, di cui il 47 per cento da parte di donne e il 41,2 per cento da minori.

E da dove arriva chi sbarca sulle nostre coste?

Nel dibattito pubblico si parla spesso dei flussi migratori provenienti dalla Siria e dal Medio Oriente. Tuttavia,non si tratta certo delle uniche aree da cui arrivano i migranti.

Se si fa riferimento ai richiedenti asilo, Nigeria, Pakistan e Gambia sono i paesi da cui proviene il maggior numero di persone in cerca di protezione internazionale. Nel complesso, queste tre nazioni coprono il 44,8 per cento dei flussi in ingresso.

Decisamente diversi sono invece i paesi da cui provengono gli extracomunitari che vivono in Italia. Le prime dieci nazioni di provenienza coprono il 61,6 per cento delle presenze di stranieri presenti in Italia, e quelli da cui provengono più immigrati sono Marocco (454.817), Albania (441.838), Cina (318.975), Ucraina (234.066) e Filippine (162.469).

Ma anche le prime dieci popolazioni per numero di presenze registrano tra il 2016 e il 2017 un decremento. La flessione più rilevante interessa quelle di più antico insediamento come il Marocco e l’Albania, che perdono rispettivamente 55.633 e 41.121 permessi.

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