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Save the apps: i progetti per la difesa dell’Appennino colpito dal sisma e la rinascita delle aree terremotate

Il Progetto SAVE THE APPS, creato da Fondazione Merloni con l’obiettivo di difendere l'economia e la comunità dell’Appennino colpito dal terremoto del 2016

Fondazione Merloni, Istao, Censis e Nomisma hanno presentato i progetti pilota frutto di SAVE THE APPS. All'incontro sono intervenuti Francesco Merloni, Enrico Letta, Paola De Micheli, Pietro Marcolini

Di Laura Melissari
Pubblicato il 30 Mag. 2018 alle 18:37 Aggiornato il 30 Mag. 2018 alle 18:39

Sono stati presentati oggi, a Roma, i progetti pilota, pensati insieme al Censis e realizzati da privati, finalizzati alla rinascita delle aree terremotate, frutto del progetto SAVE THE APPS, creato da Fondazione Merloni con l’obiettivo di difendere l’economia e la comunità dell’Appennino colpito dal terremoto del 2016.

Insieme a Fondazione Merloni e Censis, erano presenti anche Istao e Nomisma, per affrontare in maniera coordinata e sinergica la rinascita dell’Appennino, iniziando a definire le linee di un piano di sviluppo condiviso e sostenuto anche dalle Istituzioni, regionali e nazionali.

All’incontro sono intervenuti Francesco Merloni, Presidente Fondazione Aristide Merloni, Enrico Letta, Presidente Fondazione Scientifica Fondazione Merloni, Paola De Micheli, Commissario straordinario alla ricostruzione, Pietro Marcolini, Presidente di Istao.

E ancora Giulio Santagata, Consigliere Delegato di Nomisma, Gian Mario Spacca, Vicepresidente Fondazione Merloni, Francesca Merloni, Ambasciatrice UNESCO, Sandro Bicocchi, Direttore Ufficio Studi PwC, il Senatore abruzzese Gaetano Quagliarello, Presidente della Fondazione Magna Carta, e Guido Castelli, Vicepresidente ANCI e Sindaco di Ascoli Piceno.

Gli interventi del Presidente Francesco Merloni e di Enrico Letta

“Vogliamo ribadire l’impegno della Fondazione Aristide Merloni in favore del territorio e dell’inclusione sociale con l’iniziativa SAVE THE APPS presentando progetti che riguardano infrastrutture, cultura e formazione, primi punti di partenza per la rinascita delle Regioni interessate.” ha commentato l’Ing. Francesco Merloni, Presidente della Fondazione Merloni – “Essere qui oggi è la testimonianza che il mondo imprenditoriale è pronto a fare la propria parte, trasferendo competenze, conoscenze e relazioni, per portare nuova vitalità e concreti progetti di sviluppo”.

Enrico Letta, Presidente del Comitato Scientifico Fondazione Merloni, ha messo l’accento sul metodo di lavoro, definito esemplare, utilizzato dagli attori pubblici e privati ai fini di questa iniziativa. “Rimbocchiamoci le maniche e andiamo avanti” ha sottolineato Letta, ribadendo la necessità di rimanere concreti e fortemente legati al territorio. L’esempio di Fondazione Merloni dovrebbe essere replicato su tutto il territorio nazionale.

I progetti e la conferenza del 5 luglio

Sono 3 in particolare i progetti in fase di definizione e che saranno presentati da Fondazione Merloni e Fondazione Vodafone il prossimo 5 luglio in una conferenza stampa a Roma, testimonianza del grande impegno profuso dai numerosi partner coinvolti e la concretezza dell’iniziativa.

Proprio a questo proposito, Gian Mario Spacca, Vicepresidente della Fondazione Merloni, ha sottolineato come, pur operando in settori tradizioni come agroalimentare, turismo e agricoltura, si possano utilizzare innovazioni tecnologiche e conoscenze digitali che consentano di superare le barriere e quindi di offrire opportunità alle micro e piccole imprese.

L’Ambasciatrice dell’UNESCO Francesca Merloni ha ricordato il progetto Rinasco, partito proprio da San Ginesio lo scorso anno, e la “necessità di non lasciare sole le comunità. Bellezza, etica e adesso le parole che diventano priorità dell’agenda della ricostruzione post sisma.

Sinergia e concertamento coordinamento con Nomisma Istao e Censis

L’obiettivo di SAVE THE APPS è quello di riportare l’attenzione sulla necessità di interrompere il processo di scivolamento dell’Appennino verso le aree costiere e di ridurre lo scollamento delle aree appenniniche con il resto del Paese. Fondazione Merloni, insieme a Censis, Istao e Nomisma, ha reso noti gli avanzamenti dei progetti in programma per affrontare in maniera più efficace la rinascita dell’Appennino, inserendoli in un piano di sviluppo condiviso e sostenuto anche dalle Istituzioni, regionali e nazionali.

Fornire assistenza e consulenza strategica per lo sviluppo delle aree colpite dal sisma e della Regione Marche è l’intento che Pietro Marcolini di Istao ha immediatamente colto su invito della Fondazione Merloni. Dal dicembre 2017 fino al prossimo 8 giugno abbiamo presentato progetti che sono parte integrante del Patto Strategico per lo Sviluppo.

“Siamo davvero orgogliosi di vedere come la semplicità e la concretezza siano i principali fattori che danno risultati concreti. Attraverso questi progetti, si aggregano imprese ed enti locali, stimolando lo spirito d’iniziativa e ricostruendo il territorio. Grazie alla Fondazione Merloni, siamo riusciti a creare un sistema virtuoso che riesce a far incontrare le competenze delle aziende con le necessità delle comunità colpite dal sisma”. Ha dichiarato Giulio De Rita, Sociologo e Ricercatore di Censis.

“Abbiamo voluto essere parte di questo progetto attraverso interventi che valorizzassero le risorse del territorio, con l’obiettivo non solo di generare valore aggiunto, ma anche garantire nuove opportunità di lavoro per i giovani del territorio e ricreare un tessuto sociale che è stato fortemente compromesso dopo gli eventi sismici”. Ha dichiarato Giulio Santagata, Consigliere Delegato di Nomisma.

Gli altri interventi istituzionali

Presente anche il senatore abruzzese Gaetano Quagliarello, Fondazione Magnacarta che ha sottolineato la crisi della Regione Abruzzo e delle altre coinvolte nel sisma, cogliendo anche le similitudini con la Regione Marche sul tema del terremoto e l’importanza di ricostruire facendo in modo che le comunità non lascino i territori ma continuino a restituire il valore che creano.

L’intervento di Paola De Micheli, Commissario straordinario alla ricostruzione, ha chiarito quanto sia importante evitare ogni rischio di speculazione sulla ricostruzione e l’importanza di mantenere un filone di eticità. De Micheli ha inoltre detto di voler ampliare il contributo che il tavolo di lavoro delle politiche economiche, coinvolgendo istituzioni e parti sociali.

Patrizia Terzoni, deputato della Regione Marche, ha sottolineato quanto cruciale sia l’impegno della Fondazione Merloni, promotrice del tavolo di lavoro per il cratere che mette insieme energie, progetti, necessità senza disperdere risorse preziose.

Guido Castelli, Vicepresidente ANCI e Sindaco di Ascoli Piceno, è intervenuto, introducendo anche il progetto scuola, vera novità della giornata.  In particolare, il progetto sviluppato da PwC, per cui era presente Sandro Bicocchi, ha presentato una metodologia per la redazione del Bilancio Economico, tema principale del corso di formazione a cui prenderanno parte gli amministratori locali della Regione Marche, con l’obiettivo di fornire le competenze necessarie per redigere il Bilancio economico patrimoniali secondo gli standard previsti dal TUEL.  Il corso di formazione, coordinato da Ugo De Marco, verterà sui contenuti del manuale applicativo “Piccoli Comuni. Bilancio Economico-Patrimoniale”. Il progetto è rivolto a tutti i 229 Comuni della Regione Marche, ognuno dei quali potrà essere presente con i propri rappresentanti.

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La Fondazione Aristide Merloni nasce nel 1963 su iniziativa dell’industriale Aristide Merloni, con la volontà di sostenere la crescita dell’Appennino Marchigiano. A partire dalla metà degli anni ’70, il suo ruolo si trasforma da catalizzatore di attività economiche in istituto di cultura e ricerca, con lo scopo di mantenere un impegno su attività di sviluppo, analisi economica e sociale, supporto a progetti culturali e attenzione verso situazioni di particolare impellenza, come è il caso dello scenario venutosi a creare dopo il sisma.

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